Il munaciello è uno spiritello leggendario della tradizione napoletana. È il personaggio esoterico più temuto ma anche il più amato dal popolo partenopeo. Si presenta come un vecchio fanciullo che indossa un saio, come quelli che indossavano i bambini che venivano ospitati nei conventi, con sandali dalle fibbie d’argento.

Il munaciello può presentarsi agli abitanti con manifestazioni di simpatia, lasciando ad esempio denaro dentro ai cassetti o nelle giacche oppure facendo scherzetti innocenti che possono poi essere trasformati in numeri da giocare al lotto.  
Il più delle volte, però, è dispettoso, nasconde oggetti, rompe piatti e stoviglie, soffia nelle orecchie dei dormienti o addirittura li prendi a calci e pugni durante la notte.

La leggenda del munaciello ha origini secolari, risalirebbe infatti all’epoca degli Aragonesi….

Stralcio testo tratto dalla pagina: vesuviolive.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Il Munaciello è solito nascondersi nei vicoli del centro storico di Napoli, preferendoli quindi alle eleganti case di Chiaia – Wikipedia, pubblico dominio

‘O Munaciello & ‘A Bella ‘Mbriana

Senza dubbio ‘O Munaciello è il personaggio più nominato e più temuto dai napoletani. Questi rappresenta lo spiritello dispettoso e bizzarro che, con il suo imprevedibile comportamento, ne fa l’entità più citata nelle leggende. Al comportamento dispettoso spesso si accompagnano benevoli “lasciti” in moneta contante. In questo caso non bisogna rivelare a nessuno l’episodio, pena l’accanimento del Munaciello nei nostri confronti. Non è raro un comportamento da “rattuso” in presenza delle giovani e belle donne.

Vi sono due ipotesi sulla sua origine:
La prima ipotesi vuole l’inizio di tutta la vicenda intorno all’anno 1445 durante il regno Aragonese.
La bella Caterinella Frezza, figlia di un ricco mercante di stoffe, si innamora del bel Stefano Mariconda, un garzone. Naturalmente l’amore tra i due è fortemente contrastato. Il fato volle che finisse in tragedia. Stefano viene assassinato nel luogo dei loro incontri segreti mentre Caterinella si rinchiude in un convento. Di lì a pochi mesi nascerà un bambino da Caterinella. Le suore del convento lo adotteranno cucendogli loro stesse vestiti simili a quelli monacali con un cappuccio per mascherare le deformità di cui il ragazzo soffriva. Fu così che per le strade di Napoli veniva chiamato ” lu munaciello”. Gli si attribuirono poteri magici fino ad arrivare alla leggenda che oggi tutti i napoletani conoscono.
Anche lu munaciello morì misteriosamente.
La seconda ipotesi vuole che il Munaciello sia il gestore degli antichi pozzi d’acqua che, in molti casi, aveva facile accesso nelle case passando attraverso i cunicoli che servivano a calare il secchio. I dispetti li faceva, secondo me, perché i proprietari del pozzo non provvedevano a pagarlo per i suoi servizi.
Comunque resta il mistero di questo personaggio molto spesso associato alla parte cattiva dell’animo umano, al demonio che si nasconde e che è sempre pronto ad afferrarci e che i napoletani cercano da sempre di evitare.

Il personaggio indicato come ‘A Bella ‘Mbriana, invece, rappresenta lo spirito benigno. È una sorta di anti-munaciello. Avere questa presenza nelle case significa benessere e salute. È rappresentata come una bella donna molto ben vestita paragonabile alla fata delle favole dei bambini. E’ anche detta Meriana oppure ‘Mmeriana.
La derivazione etimologica proviene dal latino meridiana il cui mariana indica l’ombra quasi a rappresentare un’ombra sotto cui ripararsi oppure indica il significato etereo dell’essere….

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: lamiacampania.blogspot sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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