Orizia (Oritia) era figlia di Eretteo, re d’Atene, e di Prassitea.
Un giorno, mentre Orizia giocava con le compagne sulle rive del fiume Ilisso, Borea, figlio di Astreo e di Eos, se la portò via su un picco roccioso presso il fiume Ergine, dove le usò violenza.

Giovanni Francesco Romanelli – Borea rapisce Orizia – Galleria Spada, Roma – Wikipedia, pubblico dominio

Borea amava Orizia da molto tempo e più volte aveva chiesto la sua mano, ma Eretteo l’aveva tenuto a bada con vane promesse. Infine Borea, spazientito, si era abbandonato alla sua naturale violenza.

Altri invece dicono che Orizia reggeva un cesto di primizie durante l’annuale processione delle Tesmoforie, che si svolge lungo le pendici dell’Acropoli fino al tempio d’Atena Poliade, allorché Borea la rapì, senza essere visto dalla folla raccolta lì attorno. La condusse nella città dei Ciconi in Tracia, dove Orizia divenne sua moglie e gli generò due gemelli, Calaide e Zete. Ad essi, quando raggiunsero la maturità, spuntarono le ali e sono conosciuti come i Boreadi. Presero parte alla spedizione degli Argonauti e svolsero una funzione importante quando, al momento dello scalo presso il re Fineo, inseguirono le Arpie che perseguitavano questo re e le obbligarono a promettere, per il futuro, di lasciare Fineo in pace.

I figli di Borea salvano Fineo (seduto) dalle Arpie. Cratere a colonna attico a figure rosse, ca. 460 a.C. Da Altamura. – Wikipedia, pubblico dominio

Orizia ebbe da Borea anche due figlie: Chione che generò a Poseidone un figlio, Eumolpo, ch’ella gettò in mare, ma che fu salvato dal padre; e Cleopatra che sposò re Fineo, vittima delle Arpie.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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