Dettaglio del Papiro di Hunefer (EA 9901,8), copia del Libro dei morti risalente alla XIX dinastia egizia[18]. British Museum, Londra. A sinistra il defunto e sua moglie riccamente abbigliati; al centro il dio lunare Thot con i simboli di potere (uas) e vita (ankh). – Wikipedia, pubblico dominio

All’origine Osiride era un modesto dio della fertilità e dello sviluppo vegetale. Il ciclo annuale della vegetazione che muore quindi riappare, concretizzò l’idea della resurrezione ed egli diventò il dio della morte e del risorgere alla vita eterna. Osiride era il padrone, il protettore ed il giudice del defunto.

Un defunto, Ani, si prostra dinnanzi ad Osiride, dietro al quale vi sono Iside e Nefti. – Wikipedia, pubblico dominio

Osiride era il primo figlio di Nut e Geb, il fratello di Seth, Nefthi ed Iside, che era anche sua moglie. Con Iside generò Horus e, secondo alcune leggende, Nefthi sotto forma di Iside, lo avrebbe sedotto e della loro unione sarebbe sorto Anubi.
Osiride aveva numerosi nomi come, ad esempio, Ounennéfer o Ounnéfer che significa “essere perfetto” ed anche sotto questo nome che regnò e portò la pace e la prosperità al suo popolo, affiancato dal dio delle arti e della scienza Thot, inventò i segni della scrittura e si adoperò per civilizzare il resto del mondo, lasciando al governo dell’Egitto la moglie Iside.

Bisogna ricordare, a questo punto, la leggenda del MITO DI OSIRIDE che ci è stata tramandata, sotto forma di un resoconto omogeneo, da Plutarco verso 100 d.C., poiché gli scritti egiziani contengono soltanto allusioni.
Secondo questa versione, Geb e Nut misero al mondo, come riferisce la cosmogonia di Eliopolis, Osiride, Seth, Nefthi ed Iside, come Haroeris, che proveniva già da una relazione prenatale tra Osiride ed Iside.
Osiride sposò sua sorella Iside e ricevette da Geb la valle ricca del Nilo mentre Seth e Nefthi ereditarono i vasti deserti circostanti. Diventato re, Osiride portò la civilizzazione agli egiziani. Insegnò loro a coltivare i campi e diede loro le prime leggi. Suo fratello e nemico, Seth, non poteva spodestarlo dal trono, poiché Iside sorvegliava attentamente il regno del suo coniuge.

Osiride assiso in trono. Libro dei morti di Padiamonet (XXII dinastia egizia). – Wikipedia, pubblico dominio

Seth ordì un inganno: con settantadue cospiratori, preparò una cassa splendida esattamente alle misure di Osiride. Durante un banchetto, promise di offrire la preziosa cassa a chiunque fosse riuscito ad entrarci del tutto. Nessuno dei partecipanti soddisfece a questa condizione, allora Osiride stesso si mise nella cassa. Immediatamente, Seth ed i suoi chiusero il coperchio, inchiodarono la cassa  e lo gettarono nel fiume. Dopo lunghe ed inutili ricerche, Iside finisce per trovare la cassa a Biblos, riportò il corpo in Egitto. Seth lo scoprì in un momento di distrazione di Iside, tagliò il corpo di Osiride in quattordici (o sedici) pezzi che sparse per tutto l’Egitto. Dopo la morte divenne il sovrano dell’oltretomba e simboleggiava la continuazione della vita dopo la morte. Seth prese il potere ed il trono.

In barche di papiro, Iside e Nefthi navigarono nelle paludi alla ricerca dei pezzi del corpo che raccolsero poco a poco. Ogni città rivendicava un pezzo di Osiride: così a Philae, si trovava una gamba, l’isola di Biggeh riparava una tomba di Osiride, Busiris possedeva la colonna vertebrale (pilastro djed), la spalla sinistra si trovava a Letopolis, ed a Abydos si trovava la sua testa. Eccetto il fallo che era stato gettato nel Nilo ed inghiottito dal pesce, Oxyrhynchus.
Iside fabbricò la prima mummia quindi, grazie alla magia, riuscì a renderle la vita agitando le sue ali di falcone sopra di essa. Quindi scese sul corpo del coniuge il tempo necessario per concepire il loro figlio Horus.
Dinanzi alle persecuzioni incessanti di Seth, Iside si nascose con il figlio nelle paludi del delta ed ivi lo allevò. Esortò Horus, una volta adulto, a vendicare suo padre e raccogliere l’eredità reale.

Osiride fra due nebridi. Tomba di Sennedjem (XIX dinastia egizia) – Wikipedia, pubblico dominio

Osiride è rappresentato avvolto di una coltre bianca dalla quale solo le mani e la testa emergono; il colore della sua pelle è sia verde per ricordare la sua azione sulla vegetazione sia nera come il colore delle mummie. Tiene in mano il flagello e lo scettro.

La rappresentazione animale di Osiride è poco frequente.

Il culto di Osiride, originario di Abydos, dove si diceva che stava la sua tomba leggendaria, si sparge in tutto l’Egitto nel corso. La figura del dio si arricchisce secondo la sua estensione geografica. Osiride assimila gli attributi degli dei che man mano sostituisce e le sue concezioni funerarie eclissano gradualmente tutti gli altri.

Da sempre nella storia egiziana, preghiere e suppliche sono state indirizzate ad Osiride nella speranza di garantire la sua benedizione ed entrare così nella vita ove regnava il dio. La sua popolarità aumentò considerevolmente nel corso del tempo. A partire dalla XVIII dinastia era, probabilmente, il dio maggiormente adorato in Egitto. La sua popolarità rimase fino alle ultime ore della storia egiziana; ed anche degli imperatori romani, conquistatori dell’Egitto, affascinati dai costumi tradizionali dei faraoni, gli fecero ancora offerte nei suoi templi.
Le feste religiose in di Osiride erano molto popolari. Si tenevano in Abydos, ogni anno, nel corso del quarto mese della stagione dell’inondazione nel momento in cui ci si prepara a seminare i campi.

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Antonio Crasto ha scritto

Nell’antico Egitto non era consentito parlare di Osiride. Erano i così detti misteri del grande dio.
Io ritengo che il mito di Osiride abbia avuto varie valenze: una cosmogonica, una seconda allegorica e una terza mitologica.
La prima è molto complessa e non viene quasi mai discussa. La seconda è, a mio parere, legata al “diluvio” del 5500 a.C. mentre la terza riguarda un mito costruito per far prevalere il bene sul male e creare una divinità dinastiaca che unisse tutto l’Egitto. Tutti i faraoni, tranne uno, furono infatti incoronati come nuovo Horus.
Il mito di Osiride prevede l’eccezionale morte di un dio, la sua mummificazione e la sua rinascita come dio del Duat e dio dei morti.
Il mito considerava che la mummia del dio fu suddivisa in quattordici pezzi dal fratello Seth e che questi pezzi furono sepolti in altrettante località.
Ognuna di queste località divenne un luogo sacro a Osirde. Fra le località principali bisogna ricordare Abydos, dove si riteneva fossa stata sepolta la testa del dio, e Denderah, sul cui tempio furono realizzate sul terrazzo sei cappelle celebrative dei misteri del dio. In una di queste cappelle fu scolpito il famoso zodiaco circolare.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: isolafelice.forumcommunity sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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