Pelia, figlio di Poseidone e di Tiro, usurpa il trono di Iolco al fratellastro Esone, padre di Giasone.
Con suo fratello Neleo subì l’esposizione in quanto si voleva eliminare la prole accidentale del dio.

Nel mito un oracolo avverte Pelia di guardarsi da un uomo con un solo calzare e proprio con questo particolare gli si presenta Giasone che ritorna in patria a vent’anni dopo essere stato educato dal centauro Chirone.

Pelia re di Iolco si arresta sulle scale di un tempio quando riconosce Giasone dalla mancanza di un sandalo. – Museo archeologico nazionale di Napoli – Fonte/Fotografo: Marie-Lan NguyenWikipedia, pubblico dominio

Pelia costringe il nipote Giasone alla spedizione del Vello d’oro.
Al ritorno Giasone si vendica con l’aiuto di Medea che, con le sue arti magiche, inganna le figlie di Pelia e le convince ad immergere il vecchio in un calderone. Pelia ovviamente muore.

Disegno di Agostino Carracci – Sacrificio di Pelia – Wikipedia, pubblico dominio

Fra le sue figlie era Alcesti, che però non prese parte all’esperimento.
Queste vicende erano narrate nelle Peliadi, il più antico dramma di Euripide, rappresentato nel 455 a.C.

Il personaggio ricorre inoltre nelle Argonautiche di Apollonio Rodio e nella IV Pitica di Pindaro.

 

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