Filippo Lippi, detto Filippino Lippi per distinguerlo dal padre (Prato, 1457 – Firenze, 1504), è stato un pittore italiano.

Autoritratto nell’affresco Disputa di Simon Mago e crocifissione di san Pietro – Wikipedia, pubblico dominio

Dal suo maestro Sandro Botticelli riprese lo stile lineare, ma lo usò per creare opere in cui risaltasse il carattere irreale della scena con figure allungate e scene ricche di dettagli fantasiosi. Dopo un viaggio a Roma compiuto tra il 1488 e il 1492, dove studiò i monumenti antichi e gli affreschi di Pinturicchio, riportò a Firenze il gusto per la decorazione a grottesche (*), che ne suoi dipinti divenne decorazione “animata”, misteriosa, fantastica e inquietante, legandosi al clima di crisi politica e culturale della Firenze di Girolamo Savonarola.

La pittura di Filippino è tra le più rappresentative dell’evoluzione a Firenze avvenuta alla fine del XV secolo: dall’età dell’equilibrio e della purezza lineare l’arte venne traghettata all’esasperazione espressiva e alle tensioni appassionate, che sfociarono poi nel manierismo.
Fu uno dei primi pittori in assoluto a usare, sebbene relegata a dettagli secondari, una pennellata visibile e pastosa, “impressionistica”. Il suo esempio venne ripreso e sviluppato da alcuni artisti fiorentini come Rosso Fiorentino, ed è possibile tracciare una linea ideale che lega lo sviluppo di questa tecnica, attraverso Parmigianino, il tardo Tiziano, Rubens, Rembrandt, Fragonard, fino ad arrivare agli impressionisti.

Stralcio testo tratto dalla pagina: travelingintuscany.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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(*) Il nome ‘grottesche’, come spiega Benvenuto Cellini nella sua autobiografia, deriva dalle grotte del colle Esquilino a Roma che altro non erano che i resti sotterranei della Domus aurea di Nerone, scoperti nel 1480 e divenuti immediatamente popolari tra i pittori dell’epoca che spesso vi si fecero calare per studiare le fantasiose pitture rinvenute. Tra questi vi furono Filippino Lippi, il Pinturicchio, Raffaello, Giovanni da Udine, il Morto da Feltre, Bernardo Poccetti, Marco Palmezzano, Gaudenzio Ferrari e altri che in seguito diffusero questo stile dando vita a quella che il Longhi definisce la “curiosa civiltà delle grottesche” (vedo: Wikipedia)

 

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Filippino Lippi – Allegoria della musica (La musa Erato) – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – La Sacra Famiglia con San Giovanni Battista e Santa Margherita – Cleveland Museum of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – Annunciazione (Hermitage) – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi -Adorazione dei Magi – National Gallery, London – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – Trionfo di San Tommaso d’Aquino sugli eretici – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – Apparizione della Vergine a San Bernardo – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi -L’adorazione del Bambino – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – Apparizione di Cristo alla Madonna – Monaco 1493 circa – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi -Madonna col Bambino – Gemäldegalerie, Berlino – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – Tobiolo e i tre arcangeli, 1485, Torino, galleria sabauda – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – San Filippo scaccia il dragone dal tempio di Hierapolis, Cappella di Filippo Strozzi, Santa Maria Novella, Firenze – Wikipedia, pubblico dominio

Filippino Lippi – Ritratto di vecchio – Wikipedia, pubblico dominio