Radamanto è il nome di un’antichissima divinità cretese, figlio di Zeus e di Europa, fratello di Minosse e Sarpedonte. Talora è chiamato Radamante.
Secondo la mitologia greca, avendo ucciso suo fratello, Radamanto si recò a Calea, nella Beozia, dove sposò Alcmena, vedova di Anfitrione e si meritò la reputazione di legislatore sapientissimo.
Secondo Omero, Radamanto dimorava nei Campi Elisi (Isole dei Beati) e per questo fu considerato Signore del mondo ultraterreno.

In Platone troviamo una tradizione che fa di Radamanto, assieme ad Eaco e Minosse, un giudice dei morti.

Ludwig Mack – I giudici dei morti Minosse, Eaco (con lo scettro), Radamanto siedono sul trono e interrogano le ombre sulla loro vita e le loro azioni. – Wikipedia, pubblico dominio

Quando gli antichi volevano esprimere un giudizio giusto, quantunque severo, lo chiamavano “giudizio di Radamanto“, proprio a significare la sua grande equità.
Nel Tartaro esso inquisiva sui delitti e li puniva, obbligava i colpevoli a rivelare gli errori della loro vita ed a confessare i delitti la cui espiazione doveva avvenire dopo la morte.
Radamantini erano i giuramenti che si facevano invocando a testimoni animali o cose inanimate: Socrate giurava per il cane o per il papero, Zenone per la capra.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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