Ripenso al viaggio fatto nell’agosto 1989 insieme ad alcune amiche e a mia zia Gorizia Di Franco nella ex Jugoslavia: attraversando la periferia di una città della Bosnia-Erzegovina vidi diversi palazzoni popolari, chiaramente disabitati. ‘’Erano case costruite per i Rom, ma nessuno di loro le ha mai abitate, perché i Rom preferiscono fare i nomadi’’, mi spiegò la nostra guida (che era una giovane Serba).

Questo lontano episodio e alcuni fatti di cronaca mi hanno spinto a soddisfare una certa curiosità per questa minoranza etnica, già bersaglio della crudeltà sistematica del nazismo e ora oggetto di manifestazioni apertamente xenofobe.

La bandiera dell’etnia Rom – Wikipedia, pubblico dominio

L’origine lontana di questa etnia è la regione Sindh (da cui deriva il nome Sinti) nel Pakistan, da cui arrivarono in Europa alla fine del primo millennio, dando origine al mondo romanesh, suddiviso in diversi sottogruppi: Rom e Sinti (Zigani nella zona danubiana), Kalè (Gitani in Spagna), Manouche (Bohèmien in Francia) e Romnichal (Gipsies in Inghilterra).

In Italia i primi zingari – dal greco Athìnganoi = gente eretica – arrivarono (Rom e Sinti) nel XIV secolo nelle regioni centrali, soprattutto in Abruzzo. Nel secolo scorso sono giunti a più riprese dai Paesi balcanici anche a causa di conflitti politico-religiosi, da cui derivano i sottogruppi cristiani (ortodossi) e musulmani. Nel nostro territorio vivono attualmente da 80.000 a 110.000 ‘’tribù’’: Rom e Sinti al nord, Romanì o Romanesh al sud e Camminanti in Sicilia (un folto gruppo vive a Noto, dediti al piccolo commercio di semi abbrustoliti). La maggior parte di essi sono cittadini italiani e solo pochissimi sono nomadi (3%), mentre 45.000 sono addirittura autoctoni, in quanto sono eredi di quelli arrivati nel medioevo. Solo una minoranza proveniente dalla ex Jugolsavia vive in accampamenti (da dove sono spesso sloggiati), pratica l’accattonaggio e sopravvive di espedienti, accrescendo l’animosità delle periferie e la conseguente emarginazione sociale.

In particolare sono naturalizzate molte famiglie Sinti, specializzate nella gestione di giostre e di circhi equestri.

Per curiosità andate a spulciare le liste di persone famose, nate da genitori appartenenti a zingari di tutto il mondo e così scoprirete quanti zingari famosi sono stati o sono tra di noi.

Esempi:

  • Alexian Santino SPINELLI, musicista, compositore, laureato in Lingue straniere e in Musicologia e docente di Lingua e Cultura Rom (Romanologia) in diverse università italiane;
  • Antonio BANDERAS, attore spagnolo;
  • Charles CHAPLIN, attore e regista anglo-americano;
  • Rita HAYWORTH, attrice americana;
  • Moira e Liana ORFEI, attrici italiane;
  • Elvis PRESLEY, cantante e attore americano;
  • Joachin CORTES, ballerino spagnolo;
  • Zlatan IBRAHIMOVIC, calciatore svedese.

 

Articolo di Nuccia DI FRANCO LINO

Catania, aprile 2019