Durante uno dei suoi viaggi a Gubbio giunse a San Francesco notizia di un lupo che terrorizzava gli abitanti e si spingeva fino alle vicinanze delle abitazioni. San Francesco incontrò il lupo e lo ammansì. 
L’episodio è raccontato nel XXI racconto dei Fioretti.

Luc-Olivier Merson – Il lupo di Gubbio – Wikipedia, pubblico dominio

A questo episodio sono stati attribuiti diversi significati: c’è chi sostiene che il lupo simboleggi il peccato, l’avidità e la ferocia, altri una meretrice, altri ancora un indemoniato. 
Ma molti ritengono che si tratti di un vero e proprio lupo. 

Stralcio testo tratto dalla pagina: eugubininelmondo.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Molte prove hanno come fulcro la chiesetta di S. Francesco della pace, costruita nel 1608, appartenente all’antica corporazione denominata “Università dei Muratori”. 
Secondo la tradizione, la chiesa sarebbe stata costruita nel luogo ove era vissuto, fino alla morte, il lupo ammansito da S.Francesco. 
Nel 1871 poco lontano dalla chiesa, lungo via Savelli della Porta, nel corso dei lavori per la costruzione dell’Edicola del Crocifisso, fu ritrovato veramente lo scheletro di un lupo, che venne poi sepolto nella stessa chiesa. 
Nella Chiesa molte cose ricordano l’incontro di San Francesco con il lupo: Il piccolo bassorilievo, raffigurante il lupo, sull’architrave della porta; l’altare costituito dalla pietra su cui S.Francesco avrebbe sostato al momento del patto con il lupo; la statua in carta pesta, che raffigura il Santo con il lupo mentre stipulano il patto. 
Nel 2003 un importante lavoro di restauro ha permesso di riportare alla luce e rendere utilizzabili anche due locali sotterranei situati al di sotto del pavimento della chiesa e raggiungibili mediante una scaletta interna. 

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Un giorno Francesco si recò in vista nella città di Gubbio. Come entrò nella città vide che non c’era nessuno, ne animali ne persone. Tutti i cittadini di Gubbio erano chiusi nelle loro case per paura di un Lupo veramente pericoloso. Tutti conoscevano Francesco e chiesero a lui se poteva aiutarli. Francesco accettò e andò a parlare con il Lupo.
Si recò nella foresta e vide arrivare lentamente questo grosso cane.
Francesco lo chiamò: ”Fratello Lupo, in nome di Dio ti ordino di non fare male a me e a tutti gli uomini”. Quando furono vicini Francesco fece il segno della Croce in bocca al Lupo e gli disse: “Fratello Lupo perchè hai fatto del male ai tuoi fratelli uomini? Tutti ti odiano Fratello Lupo, hanno paura tutti di te, devi smetterla. Ma io sono tuo fratello e voglio che ci sia pace fra te e gli uomini, cosi sarete tutti tranquilli in questa città”. 

José Benlliure Gil – Il lupo di Gubbio – Wikipedia, pubblico dominio

Quando il Lupo capì il suo errore scrollò la testa, fu allora che Francesco disse agli abitanti di Gubbio: “Il Lupo vuole vivere in pace con voi, lo desidera veramente. L’importante che mi promettete che darete da mangiare al vostro nuovo Fratello”. Da quel giorno, grazie a Francesco e alla buona volontà sia del Lupo che dei cittadini di Gubbio, era tornata la pace e il Lupo passava a trovare gli abitanti che gli davano da mangiare, come promesso. Il Lupo era diventato il cane di tutti, era diventato anche l’amico di tutti bambini. E quando mori, alcuni anni dopo, tutti gli abitanti piansero perché avevano perso il loro caro amico Fratello Lupo.

Stralcio testo tratto da un articolo di Danila Oppio pubblicato sulla pagina ilparadisononpuoattendere.blogspot.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

 

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