Fontana a Schornsheim in onore di santa Lioba – Wikipedia – Lavoro di Kandschwar rilasciato con licenza CC BY-SA 3.0

Correva l’anno 730 (o 731) quando Winfryth, chiamato più tardi Bonifacio, che sarebbe diventato l’apostolo della Germania, non contento dell’aiuto di monaci e preti, fece appello alle sue compatriote, monache di Wimborne (Dorset) e Minster (Kent), affinché anche loro partecipassero all’opera di evangelizzazione. Una tra queste fu la futura Santa Lioba di Tauberbischofsheim, probabilmente una sua parente.
Santa Lioba chiamò, a sua volta una sua parente di nome Tecla, una suora benedettina nata in Inghilterra.
Santa Tecla di Kitzingen (Tecla d’Inghilterra, Heilga) è stata inviata dalla sua badessa, Tetta, in Germania e resse il monastero di Ochsenfurt, nei pressi di Kleinochsenfurte.

Documentazioni storiche affidabili riferiscono dell’operato di Santa Tecla e della prima abatessa di Kitzingen, Santa Adeloga, considerate le fondatrici della viticoltura in Franconia (attorno all’800 d.C.). In seguito alla vita santa e ai miracoli operati da Adeloga, il padre credette alla virtù della figlia e dotò il monastero di molti beni.
Il loro apporto non sarebbe stato possibile senza la cristianizzazione della Franconia, per la quale grandissima fu l’importanza dei tre irlandesi Kilian, Kolonat e Totnan, che tra il 600 e il 700 d.C. introdussero il credo cristiano in Franconia e in Baviera. Si narra che il vino per la Messa facesse parte del loro bagaglio di viaggio.

Torniamo a Santa Tecla che divenne badessa di Kitzingen e con questo nome è ricordata il 15 Ottobre, sia dal Martirologio Romano sia da quello inglese.

Ochsenfurt gradualmente perse d’importanza, molto probabilmente a causa della sua vicinanza a Kitzingen. Non vi è alcuna traccia che vi sia stata un’altra badessa dopo Santa Tecla.
Sia sant’Adeloga che Santa Tecla furono sepolte nella chiesa del monastero di Kitzingen. Le loro reliquie furono profanate nel 1525 in una rivolta di contadini e, dopo la ricostruzione del monastero fatta nel 1695-9, essendo stato affidato il luogo alle Orsoline, si perdette anche la memoria del sepolcro.

Kitzingen è stato utilizzato per scopi secolari da Margravi di Brandeburgo, a cui era stata ipotecata 1440-1629, quando fu redenta da Filippo Adolfo, vescovo di Würzburg, e restaurato da John Godfrey di Guttenberg come una scuola per le Orsoline. L’Istituto fu secolarizzato nel 1803, e l’abbazia è attualmente nelle mani dei protestanti e serve come una chiesa parrocchiale. Il monastero comprende anche una scuola per ragazze sia cattolica e protestante, appartamenti per alcuni insegnanti e il distretto della Corte.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: istitutoaveta.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

.