Principessa tebana, figlia di Cadmo  e  Armonia  come: Ino, Autonoe e Agave.

Gustave Moreau – Giove e Semele –
Musée Gustave Moreau, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Con Zeus concepì Dioniso ma, durante la gestazione, fu istigata da Era gelosa a pregare Zeus di mostrarsi nel pieno splendore delle sue armi (folgore e tuono).
Accontentata dall’amante non resse alla vista e morì fulminata, Zeus salvò Dioniso facendo trasferire il feto nella sua coscia.

Più tardi Dioniso scese negli Inferi per prendere Semele e condurla nell’Olimpo dove divenne immortale con il nome di Tione.

Pausania e Clemente Alessandrino raccontano una strana versione della discesa di Dioniso negli inferi: il giovane dio si aggirava presso il lago di Lerna cercando l’entrata negli inferi quando un uomo di nome Polimno si offrì di indicargliela in cambio del suo corpo. Dioniso accettò a patto che il rapporto si svolgesse al suo ritorno. Ottenuta l’indicazione necessaria scese negli inferi e prelevò Semele, quindi si accinse a rispettare i patti ma scoprì che Polimno era morto. Allora il dio intagliò un fallo di legno di fico con il quale si penetrò sulla tomba di Polimno.

Pausania riporta una versione del mito di Semele che si raccontava soltanto nella città di Brasie in Laconia. I Brasiati dicevano che Cadmo scoprì che Semele aveva partorito segretamente e la mise con il bambino in una cassa che gettò in mare. Le onde portarono la cassa sulla spiaggia di Brasie dove Semele fu trovata morta mentre il bambino fu salvato e allevato da Ino.

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