La Vergine Madre, riproduzione di un dipinto di Céline, dipinto nel 1894 su richiesta di Teresa – Wikipedia, pubblico dominio

Il 26 febbraio 1895 Teresa compose una delle sue poesie più celebri: Viver d’amore. La sorella Céline la definì la “regina” delle sue composizioni, perché in quei versi la giovane carmelitana racchiuse tutto il cuore della sua spiritualità.

Per Teresa, vivere d’amore significava scegliere ogni giorno l’amore come unica regola di vita: non il timore, non la grandezza apparente, ma l’offerta di sé nelle piccole cose. Una via semplice e radicale al tempo stesso, che agli occhi del mondo poteva sembrare follia, ma che per lei era la verità più profonda.

Vivere d’amore, per Teresa, significava anche morire d’amore. Non si trattava di parole poetiche, ma della consapevolezza che amare fino in fondo implica donare tutta la vita, senza compromessi.

Era un messaggio rivoluzionario nella sua semplicità: non occorrono opere straordinarie per diventare santi, basta lasciarsi consumare dall’amore di Dio e riversarlo sugli altri, giorno dopo giorno.

Con Viver d’amore, Teresa consegnava al mondo la chiave della sua piccola via: un cammino di abbandono e fiducia totale, che trasforma ogni gesto quotidiano in un atto d’amore. Una via che avrebbe illuminato generazioni di credenti fino a oggi.

 

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