Spesso, noi cristiani, non ci atteniamo a molte delle sfaccettature dei dettami della fede e non evidenziamo a sufficienza la grandezza della redenzione che si è compiuta a mezzo della sofferenza di Cristo.
Gesù ha sofferto al posto dell’uomo e per l’uomo. Ogni uomo ha una sua partecipazione alla redenzione ed è chiamato a partecipare a quella sofferenza, per mezzo della quale siamo stati redenti.
La sofferenza di Cristo è stata coronata dalla risurrezione ed in questa prospettiva che va accolta anche la sofferenza umana.  (Salvifici Doloris) Infatti il cristiano trova nella sofferenza la pace interiore, la serenità e perfino la gioia spirituale, come attesta la storia dei Santi.

Venerabile Maria Carmelina Leone foto tratta da: ilmondodeisanti.blogspot.com

Un esempio di ciò ci è dato dalla Venerabile palermitana Maria Carmelina Leone, la quale, come risulta dal processo canonico, ricoverata all’Ospedale Ingrassia, donava agli altri ammalati e perfino ai medici la gioia interiore nell’asprezza del dolore.

Nata a Palermo l’11 Luglio 1923 da modesta famiglia, Maria Carmelina Leone mostrò, sin dall’inizio del suo passaggio sulla terra, una certa “predilezione” per il cielo. Passaggio brevissimo che ha fotografato Maria Carmelina come ragazza con una cultura elementare, una bravura nel ricamo e che ha frequentato una scuola di taglio e cucito ed ha insegnamento catechistico nella Chiesa di Casa Professa. E’ poi sopravvenutala la malattia che la porterà alla morte.
Maria Carmelina Leone morì il 1 Ottobre 1940. Seppellita prima al cimitero dei Rotoli e poi a quello dei Cappuccini. In tutta Palermo, e non solo, innumerevoli miracoli sono attribuiti a lei, morta a diciassette anni dalla voce popolare già considerata una “piccola santa”

Il processo canonico di beatificazione è iniziato con quello cognizionale il 29 Gennaio 1982 in sede Diocesana e si è concluso nella monumentale Chiesa di Casa Professa l’11 Luglio 1986. Appena ultimato, i resti mortali della Serva di Dio sono stati traslati nella Chiesa Parrocchiale di S. Caterina da Siena, Maria Carmelina Leone è stata dichiarata “Venerabile” da Giovanni Paolo II. 
Adesso spettiamo il giudizio definitivo sulla sua beatificazione.

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Un aneddoto

“Avevo le gambe piegate e i piedi appoggiati sul sediolino di mio fratello, e d’un tratto la mia gamba destra e’ stata come strattonata… aprii gli occhi… e guardando verso il finestrino vidi una donna con un velo bianco… e fissai i suoi occhi… la conoscevo. Non ricordavo più dove l’avevo vista… avevo il cuore in gola… mi addormentai sudando freddo…
Arrivata a Palermo, mia zia mi parlava di quello che le era successo giorni prima… Lei era una “fanatica” (forse è un po sbagliata come parola) di una santa di Palermo… Maria Carmelina Leone.
Mi raccontò che mio zio, non condivideva questa “passione” di mia zia… e un giorno mentre ne parlavano, dirigendosi verso la macchina, mia zia imprecò Maria Carmelina affinché potesse dargli una prova che lei c’era… pochi istanti dopo mio zio aprii la macchina… e si richiuse.
Guardo all’interno, e d’un tratto la foto di Maria Carmelina cadette sul sedile di mio zio… mia zia vide tutto e chiese a Maria Carmelina di terminare il tutto…
La sicura si tolse… da lì mio zio ci credette… era la Donna che avevo visto a Milano…”

Stralcio testo tratto dalla pagina: carloacutis.net sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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Riporto uno  stralcio di quanto scritto su Facebook nella Community “Vita dei Venerabili, dei Servi di Dio e dei Testimoni”

Maria Carmelina Leone, nasce a Palermo l’11 luglio del 1923, in Via Gesù e Maria, Cortile Bonelli, da Giuseppe, cattolico praticante, e da Santina Passa Fiume, terziaria francescana. Maria Carmelina, nasce con una settimana di anticipo e preannunciata dalla madre da una voce misteriosa che diceva: 
<<domani nascerà una bambina prescelta da Dio>>.

La bimba viene battezzata sei giorni dopo la nascita, presso la Cattedrale di Palermo. Già dai primi anni della sua vita ella mostra una spiccata predilezione per gli atti di pietà, per la compassione verso i più poveri e per tutti i riti religiosi. 

All’età di sette anni, nella chiesa di Casa Professa, Maria Carmelina riceve Gesù Eucaristico, quel Gesù che lei ama, che tanto adora, ora lo stringe nel suo cuore. 
Nel 1935, dodicenne, M. Carmelina riceve dal suo direttore spirituale Padre Giacalone, il mandato di insegnante di catechismo, e nello stesso anno fece voto di castità. Insomma, c’erano in lei tutte le condizioni per avviarsi ad una vita d’apostolato. M. Carmelina, era di poche parole, ma quelle che diceva erano confortanti, era rispettosa, gentile, modesta evasiva, sempre con l’abito votivo della Madonna. 
Un simbolo del cattolicesimo vero, un vero esempio di virtù cristiana come la ricordavano molte persone a lei vicine, ma lei sapeva già di non essere destinata per questa vita terrena, sapeva di dover morire molto giovane. 
Ella abbracciò la sofferenza, con grande atto d’amore per il suo sposo Gesù. 

Entra nel Sanatorio Ingrassia di Palermo, dove i medici le diagnosticano una forma grave di T.B.C. . Inizia cosi il suo calvario, anche in sanatorio M. Carmelina, è sempre pronta a rendersi utile alle altre degenti, conducendole spesso in cappella per adorare il Santissimo Sacramento. Le sue condizioni migliorano e il 12 novembre del 1939 viene dimessa dal Sanatorio ed al suo rientro in famiglia, Carmelina riprende le sue giornate abituali, si iscrive al corso di taglio e cucito promosso dalla Singer, però mai distogliendo gli occhi dalla Croce e dal suo Gesù.
Il 22 luglio 1940, per grave ricaduta, M. Carmelina dovette tornare in Sanatorio; Carmelina soffriva e con lei anche i suoi genitori e la febbre non la lasciò più. 
La malattia progrediva ogni giorno, cosi sotto insistenza di Carmelina, i genitori il 17 settembre la portarono su una carrozza a casa in Via Piave n.98. Intanto al suo capezzale accorse il suo direttore spirituale, con il quale si confessa e chiede la Sacra Unzione. Le sue ultime parole dette al suo direttore spirituale, furono quelli di un ardente desiderio di essere sposa di Gesù per l’eternità. Furono chiamati parenti ed amici, ai quelli ella disse:
<< Chiamatemi quando sarò lassù nei vostri bisogni, ed io sarò presente e pregherò per voi!>>


Alle 7 del mattino del 1 ottobre 1940, dopo una lunga notte di agonia, bacia genitori e fratelli, prende il suo crocifisso ed invoca perdono. Alle 8 circa, Maria Carmelina, è volata al cielo come una Santa, mentre un raggio di sole venne ad illuminare più intensamente la sua camera.

La Salma di Maria Carmelina, fu seppellita al cimitero di Santa Maria dei Rotoli, ma per una grazia attribuitale per sua intercessione, venne traslata il 5 novembre 1946 nella tomba messa a disposizione da un certo Sig. Gorgone al cimitero dei cappuccini.

  • Nel 1973 si istituisce un comitato d’onore in ordine alla sua beatificazione.
  • Nel Maggio del 1978 il Cardinale Pappalardo chiede a Paolo VI il nulla osta per la beatificazione di Maria Carmelina Leone.
  • Il 10 luglio del 1981 si ha la risposta affermativa, dopo l’esame della documentazione.
  • Il 25 gennaio del 1982, il Cardinale Pappalardo emana il Decreto di Introduzione alla causa di beatificazione della Serva di Dio M.C.L.
  • Il 29 gennaio 1982 viene insediato e viene tenuta la prima sessione del Tribunale Ecclesiastico.
  • L’11 luglio 1986, a Casa Professa, si conclude il processo canonico diocesano presieduto dal Card. Pappalardo.
  • Il 29 gennaio 1988 La Sacra congregazione dei Santi, emana il Decreto sulla validità del processo per la beatificazione di M.C.L. .
  • Il 28 ottobre 1995 La Sacra congregazione dei Santi, rende noto il calendario delle riunioni che si terranno nell’anno 1996
  • 5 luglio 1996 Con felice esisto di tiene la speciale riunione dei teologi consultori.
  • Il 25 febbraio 1997 I Padri Cardinali ed i Vescovi riconoscono che M.C.L. ha esercitato in modo eroico tutte le virtù.
  • Il 25 marzo 1997 Papa Giovanni Paolo II, da incarico al pro-prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, di redigere il Decreto sulle virtù eroiche della serva di Dio.
  • L’8 Aprile 1997 Viene promulgato e trascritto agli atti della Congregazione delle cause dei Santi, il decreto delle sue virtù.
  • Il 18 febbraio 1999 Il ministero della sanità, emette decreto di autorizzazione della tumulazione privilegiata della “Venerabile serva di Dio” nella chiesa parrocchiale Santa Caterina da Siena.
  • Il 3 giugno 1999 Il Comune di Palermo autorizza l’estumulazione della salma della Venerabile serva di Dio.
  • Il 9 luglio 1999 Estumulazione della Venerabile.
  • Il 10 luglio 1999 Traslazione della salma della Venerabile Serva di Dio, nella chiesa parrocchiale Santa Caterina da Siena. Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Salvatore De Giorgi e tumulazione.

Moltissimi dalla Sicilia, dall’ Italia e dall’estero, attribuiscono grazie e miracoli all’intercessione di questa piccola Santa, diversi sono i documenti validi di tali attestazioni.