Vittorio Matteo Corcos – Autoritratto, 1913 – Uffizi, Firenze – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos iniziò sin da giovane la frequentazione dell’Accademia di belle arti di Firenze ed ebbe per maestro Enrico Pollastrini.

Tra il 1878 e il 1879 soggiornò a Napoli presso Domenico Morelli dal quale apprese lo spirito del suo successivo stile di pittura, caratterizzato da profonde ricerche formali e letterarie.
Nel 1880 approdò a Parigi, dove riuscì a sottoscrivere un contratto di 15 anni di cooperazione con la casa d’arte Goupil frequentando anche saltuariamente lo studio di Léon Bonnat, ritrattista della “Parigi bene”, dedicandosi a ritratti femminili, a scene di vita quotidiana con colori brillanti e pennellate raffinate.

Al suo rientro in Italia, tra il 1881 ed il 1886 espone al Salon. Stabilitosi a Firenze, nel 1887 sposò Emma Ciabatti, vedova Rotigliano, inserita in prestigiosi circoli letterari.
Vittorio Corcos morì a Firenze l’8 novembre 1933; sua moglie Emma lo seguì nella tomba pochi giorni dopo, il 24.

Stralcio testo tratto da Wikipedia reso disponibile con licenza CC BY-SA 4.0 DEED

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Vittorio Matteo Corcos – Sogni, 1896 – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Stella e Piero, 1889 – Palazzo Pitti – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Conversazione nei Giardini del Lussemburgo, 1892 – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Ritratto di giovane donna con cucciolo, 1895 ca – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Ritratto di signora, 1911 – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Ritratto della contessa Nerina Pisani Volpi di Misurata, 1906 – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Un amico piumato, 1889 – Castello di Klingenstein, Vasoldsberg – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Ore tranquille – Wikipedia, pubblico dominio

Vittorio Matteo Corcos – Mezzogiorno al mare, 1884 – Wikipedia, pubblico dominio

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