
Ritratto di Jean Eudes – Wikipedia, pubblico dominio
San Giovanni Eudes, cresciuto nella scuola spirituale berulliana e profondamente immerso nella contemplazione e imitazione dei sentimenti interiori di Gesù e di Maria, fu il primo e più fervente promotore del culto liturgico ai Sacri Cuori.
Nel 1641 fondò due congregazioni religiose, una maschile e una femminile, entrambe dedicate a questa devozione.
Due anni dopo, nel 1643, introdusse la celebrazione della festa del Cuore di Maria, che considerava inseparabile dal Cuore di Gesù.
Nel 1670 decise però di istituire una festa specifica per il Cuore di Gesù, celebrata per la prima volta il 20 ottobre 1672, con un ufficio, una messa e litanie proprie. Nel suo scritto Il cuore ammirabile, non si sofferma tanto a definire tecnicamente l’oggetto del culto, ma indica piuttosto ciò che si deve onorare e le motivazioni profonde di tale venerazione. Secondo lui, il culto al Sacro Cuore non riguarda soltanto uno dei misteri, delle azioni o la persona stessa di Gesù (o di Maria), ma soprattutto l’origine e la fonte di ogni mistero e di ogni azione: il suo amore.

Dipinto con San Giovanni Eudes con padri e sorelle delle congregazioni fondate da lui stesso. Dipinto per la cerimonia di beatificazione di Eudes, 1909 – Wikipedia, pubblico dominio
Per Eudes, dunque, onorare il Cuore di Gesù significa venerare la sua persona nella sua radice più profonda: l’amore che ne fonda la dignità e la santità. In questa prospettiva, il termine “cuore” assume tutto il suo valore biblico e raccoglie l’eredità spirituale della scuola francese del XVII secolo. Diventa così una realtà sintetica, un centro vitale in cui si uniscono corpo e anima, essere e agire, natura e grazia, fino a riflettere il mistero del Cristo totale (cf. J. Arraguin, Il cuore di Gesù secondo S. Giovanni Eudes, in Il cuore di Gesù e la teologia cattolica).
Dagli scritti di San Giovanni Eudes – L’Ammirabile Cuore di Gesù
Fonte di salvezza e di vera vita
Ricorda che Gesù Cristo è il tuo vero Capo, e tu fai parte delle sue membra. Ti appartiene come il capo appartiene al corpo, e tutto ciò che è suo è anche tuo: il suo Spirito, il suo Cuore, il suo Corpo, la sua Anima e tutte le sue facoltà. Devi farne uso come di beni tuoi, per servire, lodare, amare e glorificare Dio.

Ritratto di Jean Eudes – Wikipedia, pubblico dominio
Allo stesso modo, tu appartieni a Lui: Egli desidera disporre di tutto ciò che sei e possiedi, per offrirlo al Padre. Non solo ti appartiene, ma vuole vivere in te e regnare in te, così come il capo vive e regna nelle membra. Vuole che il suo Spirito agisca nel tuo spirito, il suo Cuore nel tuo cuore, e che tutte le facoltà della sua Anima operino nelle facoltà della tua anima. Così si compiono in te le parole: «Glorificate Dio nel vostro corpo» (1 Cor 6,20), e la vita di Gesù si manifesta in te.
Ma non basta appartenere a Cristo: devi anche essere in Lui, come le membra sono unite al capo, ricevendo da Lui vita e guida. Fuori di Lui non c’è che morte e perdizione, perché solo in Lui si trova la vera vita. Egli deve essere il criterio delle tue decisioni, delle tue azioni e della tua stessa esistenza. Devi vivere soltanto di Lui e per Lui, secondo le parole della Scrittura: «Nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso; se viviamo, viviamo per il Signore, e se moriamo, moriamo per il Signore…» (Rm 14,7-9).
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