Il 29 settembre 1991, Papa Giovanni Paolo II la ricordava così:
Guardate Maria Goretti; guardate il Cielo che essa ha raggiunto con l’osservanza eroica dei Comandamenti… È diventata letizia per la Chiesa e fonte di speranza per noi.”

Giuseppe Brovelli-Soffredini – Santa Maria Goretti, pittura del 1929. – Wikipedia, pubblico dominio

Nata il 16 ottobre 1890 a Corinaldo, in una famiglia povera ma ricca di fede, Maria cresce in un clima di preghiera, semplicità e sacrificio. Terza di sette figli, viene battezzata il giorno dopo la nascita e consacrata alla Madonna. A sei anni riceve la Cresima.

A causa della miseria, la famiglia Goretti si trasferisce a Le Ferriere di Conca, presso la campagna romana, al servizio del conte Mazzoleni. Qui Maria, ancora bambina, dimostra un carattere dolce, giudizioso, senza mai capricci o bugie. È l’anima della casa, soprattutto dopo la morte del padre, stroncato da una malattia.

Costretta a crescere in fretta, Maria si prende cura dei fratellini e aiuta la madre in tutto. Profondamente religiosa, recita ogni giorno il Rosario e trae forza dalla preghiera e dalla contemplazione del Crocifisso.
Sogna con ardore il giorno della Prima Comunione e, nonostante le difficoltà, riesce a prepararsi. Il 29 maggio 1902 riceve l’Eucaristia: è un momento decisivo per la sua vita spirituale e il suo amore per la purezza.

Maria Goretti in quella che si crede essere l’unica fotografia di lei esistente, scattata forse pochi mesi prima del suo assassinio nel 1902 – Wikipedia, pubblico dominio

Accanto alla famiglia Goretti vivono i Serenelli.
Alessandro, il figlio diciannovenne, vizioso e ossessionato, inizia a fare avances alla giovane Maria. Lei, appena undicenne, le respinge con forza e timore. Non osa confidarsi con la madre, minacciata da Alessandro. L’unica sua difesa è la preghiera.

Il 5 luglio 1902, approfittando di un momento in cui Maria è sola, Alessandro tenta di abusare di lei. Maria resiste con tutte le sue forze, gridando: È peccato! Andrai all’inferno!.
Accecato dalla rabbia, il ragazzo la colpisce con un punteruolo. Maria crolla, ferita a morte.
Trasportata all’ospedale, Maria sopporta atroci sofferenze senza mai lamentarsi. Rifiuta l’acqua, obbedendo alle indicazioni mediche, offrendo ogni dolore alla Madonna. Confessa, riceve la Comunione e, quando il sacerdote le chiede se perdona il suo assassino, risponde:

Sì, per amore di Gesù… Lo voglio con me in Paradiso.
Muore il 6 luglio 1902, alle tre del pomeriggio. Ha undici anni.

Alessandro Serenelli viene condannato a trent’anni. In carcere è arrogante e pentito solo a parole.
Ma anni dopo, toccato da una visita del vescovo Blandini e da un sogno in cui vede Maria in Paradiso, cambia profondamente. Scrive una commovente lettera di pentimento, chiedendo perdono a Dio e alla famiglia Goretti.
Viene liberato in anticipo e trova lavoro presso un convento di Cappuccini, vivendo come uomo rinnovato.

Nel 1937, si reca a Corinaldo per chiedere perdono ad Assunta, la madre di Maria. Lei lo accoglie con le parole:
Se Maria ti ha perdonato, non dovrei farlo anch’io?
Il giorno di Natale, i due si comunicano insieme: l’assassino e la madre della martire, uniti nel perdono.

Maria Goretti è stata canonizzata il 26 giugno 1950 da Papa Pio XII, alla presenza della madre Assunta. È una delle sante più giovani della Chiesa.

Santuario di santa maria goretti

Santuario di Nostra signora delle Grazie e di Santa Maria Goretti a Nettuno (RM)- Wikipedia, file di Stefano.nicolucci  Trasferito da it.wikipedia su Commons da Croberto68. e rilasciato con licenza CC BY-SA 3.0

Papa Giovanni Paolo II la indicò ai giovani come esempio di purezza e forza spirituale:
Siate, come lei, capaci di difendere la purezza del cuore e del corpo; lottate contro il peccato, alimentando la comunione con il Signore attraverso la preghiera e l’osservanza dei Comandamenti.

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