I Molionidi erano figli di Attore e di Molione, figlia di Molo, oppure, secondo Omero, di Poseidone e Molione.
Erano gemelli, nati da un uovo d’argento, e fin dalla nascita erano uniti l’uno all’altro all’altezza della cintura. I loro nomi erano Eurito e Cteato e sposarono le figlie gemelle del centauro Dessameno, Teronice e Terefone, dalle quali ebbero due figli, Anfimaco e Talpio, che capeggiarono, davanti a Troia, il contingente degli Epei.

Celebri per la loro forza, i Molionidi dimostrarono tutto il loro valore combattendo per lo zio, il re Augia, contro Eracle il quale lo voleva punire perché si era rifiutato di pagargli una mercede.
Augia, prevedendo l’attacco di Eracle, si era preparato a sostenerlo nominando suoi generali Eurito e Cteato, e chiamando al suo fianco per governare sull’Elide il valoroso Amarinceo, che di solito viene descritto come figlio dell’immigrato tessalo Pizio.

Eracle non si coprì di gloria in questa guerra dell’Elide. Egli cadde ammalato e quando i Molioni misero in rotta il suo esercito che si era accampato nel cuore dell’Elide, i Corinzi intervennero proclamando re l’istmico Truce.
Tra i feriti vi fu Ificle, il fratello gemello di Eracle.

Il bambino Eracle strangola i serpenti inviati dalla dea Era (una donna protegge Ificle a destra). Particolare di uno stamnos attico a figure rosse, ca. 480-470 aC. Da Vulci, Etruria. – Museo del Louvre. – Wikipedia, pubblico dominio

I gemelli presero poi parte all’assedio di Pilo. Gli Elei, guidati da Amarinceo avanzarono su Pilo in pieno assetto di guerra, e attraversarono la pianura a Triessa. Ma Atena mise in allarme la gente di Pilo, e quando i due eserciti vennero a battaglia, Nestore abbattè con un colpo di lancia Amarinceo, e anche i Molioni sarebbero caduti sotto i colpi della sua infaticabile lancia se Poseidone non li avesse avvolti in una nebbia impenetrabile soffiandoli via lontano.
Più tardi, saputo che gli Elei avrebbero organizzato una processione in onore di Poseidone per la Terza Festa istmica, e che i Molionidi intendevano assistere ai giochi e prendere parte ai sacrifici, Eracle tese loro una imboscata in una macchia che sorgeva lungo la strada nei pressi di Cleonea e scoccò una freccia trafiggendo a morte i due gemelli; uccise pure un loro cugino, chiamato anch’egli Eurito, figlio di re Augia.
Molione seppe ben presto chi aveva assassinato i suoi figli e indusse gli Elei a chiedere soddisfazione a Euristeo che declinò ogni responsabilità per i misfatti di Eracle che egli aveva bandito dal paese.
Molione pregò allora gli Argivi di escludere tutti gli Elei dai Giochi Istmici, finché il delitto di Eracle non fosse stato espiato.

Cameo di Poseidone rappresentato come il patrono dei Giochi istmici. – Kunsthistorisches Museum, Vienna – Wikipedia – User: Vassil, opera propria rilasciata con licenza CC0

I Corinzi si rifiutarono di obbedirle e Molione lanciò una maledizione su ogni Eleo che osasse prendere parte alla festa.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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