Telemaco Signorini, uno dei più importanti pittori italiani del XIX secolo, è anche scrittore, polemista brillante e critico d’arte. In campo artistico, insieme ad altri artisti del movimento dei macchiaioli, sperimenta un metodo di trasposizione pittorica basato sull’intensità dei rapporti cromatici sotto l’effetto della luce solare.
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Telemaco Signorini – Archivio Dini – Montecatini (PT) – Wikipedia, pubblico dominio –
Telemaco Signorini nasce a Firenze il 18 agosto del 1835. Suo padre, Giovanni Signorini, è uno stimato pittore della corte granducale, particolarmente apprezzato per le sue vedute paesaggistiche, ed è lui a fare pressione affinché Telemaco Signorini, inizialmente più interessato alla letteratura, si dedichi alla pittura. Studia all’accademia di Firenze ed è allievo del padre Giovanni.
A Firenze Telemaco Signorini frequenta il Caffè Michelangelo (Michelangiolo), luogo di incontro di artisti che sostengono un nuovo modo di fare arte pittorica basato sulla “macchia” e sul realismo in opposizione alla forma accademica ufficiale. Questi artisti, partendo dalla considerazione che tutte le nostre percezioni visive avvengono grazie alla luce, ritengono che per rendere l’effetto-luce sia necessario che la pittura utilizzi colori e ombre variamente graduati.
In questo ambiente, con Adriano Cencioni, Telemaco Signorini, diventa un altro importante ideologo del gruppo e contribuisce alla divulgazione delle istanze macchiaiole.
Nella vita privata Telemaco Signorini è piuttosto snob, frequenta i salotti, gli intellettuali e gli artisti del tempo. E’ un dandy. A Parigi frequenta i pittori italiani che si erano trasferiti là.
Negli ultimi anni va a convivere con una ragazza giovanissima che spesso ritrae nei suoi dipinti e disegni. Nel 1883 gli offrono una cattedra che rifiuta perché contrario per principio all’insegnamento accademico.
Telemaco Signorini muore a Firenze il I febbraio 1901.
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Stralcio testo tratto dalla pagina: atuttarte.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura… (testo rilasciato con licenza CC BY-NC-ND 4.0)
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![]() Telemaco Signorini – Una via di Ravenna (1876) – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Una via di Piancastagnaio (1901) – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Piazzetta a Settignano, 1880 circa – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Sobborgo di Porta Adriana a Ravenna, 1875 – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Portatori d’acqua a La Spezia, 1862 – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Pescivendoli a Lerici, 1874 – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Il Ponte Vecchio a Firenze, 1878 circa – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – La sala delle agitate al San Bonifazio in Firenze, 1865 – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Il merciaio di La Spezia – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – La toilette del mattino, 1898 – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Bagno penale a Portoferraio – Galleria d’arte moderna di Firenze – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Telemaco Signorini – Boschetto di Antignano (1859-61) – Wikipedia, pubblico dominio |
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