Polissena era la figlia più giovane di Priamo e di Ecuba, sovrani di Troia al tempo del celebre conflitto.
Apollodoro sembra non accettare questa tradizione.

Polissena e Troilo fuggono da Achille, da una kylix attica a figure nere, ca. 570–565 a.C. – Louvre Museum. – Wikipedia, pubblico dominio

Polissena nell’arte
La storia di Polissena viene indirettamente citata da Dante nella Divina Commedia (Inferno, V 65-66), quale causa della morte di Achille, per questo condannato tra i lussuriosi.
Una delle leggende sulla morte di Achille racconta come l’eroe, innamorato della figlia di Priamo, Polissena, si sarebbe recato al Tempio di Apollo a Timbra per averla in sposa; qui avrebbe trovato la morte per mano di Paride.

Charles Le Brun – Sacrificio di Polissena – Metropolitan Museum of Art. – Wikipedia, pubblico dominio

Il figlio di Achille, Neottolemo, immolò sulla sua tomba Polissena per onorare la memoria del padre.

La figura di Polissena ha un ruolo di spicco nella tragedia per musica in tre atti di Nicola Manfroce musicata su libretto di Jean-Baptiste-Gabriel-Marie Milcent e messa in scena per la prima volta al teatro San Carlo di Napoli il 13 dicembre 1812.

“Il ratto di Polissena” di Pio Fedi (1816-1892), eseguita nel 1866, esposta nella Loggia di Lanzi a Firenze. – Wikipedia, pubblico dominio

Il Ratto di Polissena è una scultura di Pio Fedi collocata nella Loggia dei Lanzi a Firenze.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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