Nabucodonosor II (circa 634 a.C. – 562 a.C.) fu il più grande sovrano dell’Impero Neo-Babilonese, regnando dal 605 a.C. al 562 a.C.
Figlio di Nabopolassar, che liberò Babilonia dal dominio assiro, consolidò il potere babilonese e guidò il regno verso il suo massimo splendore.

Pieter Aertsen – Adorazione della statua di Nabucodonosor – Museo Boijmans Van Beuningen, Olanda – Wikipedia, pubblico dominio
Celebre per le sue conquiste militari, Nabucodonosor II espanse l’impero fino a dominare gran parte del Vicino Oriente. Tra le sue imprese più note vi sono la distruzione di Gerusalemme nel 586 a.C., con la deportazione degli ebrei in Babilonia (episodio noto come la cattività babilonese), e le campagne contro Egitto e Siria.
Oltre alle vittorie militari, fu un grande costruttore: trasformò Babilonia in una delle città più imponenti dell’antichità, abbellendola con monumenti straordinari come la Porta di Ishtar e i Giardini Pensili, considerati una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico (anche se la loro esistenza rimane incerta).

René-Antoine Houasse – Nabucodonosor e Semiramide – Nabucodonosor ordina la costruzione dei giardini pensili di Babilonia per compiacere la sua consorte malata Amyitis – Reggia di Versaille– Wikipedia, pubblico dominio
Nabucodonosor II morì nel 562 a.C., lasciando un’eredità di grandezza e potenza, ma il suo impero declinò rapidamente dopo la sua scomparsa, fino alla conquista persiana di Ciro il Grande nel 539 a.C.
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