Nella mitologia greca, Eudoro era uno dei cinque generali scelti da Achille per guidare i suoi Mirmidoni durante la guerra di Troia.
Figlio del dio Ermes e della mortale Polimela, Eudoro non era solo un abile guerriero, ma anche uno dei più importanti tra i comandanti

Mirmidoni: la gente delle formiche per il re Eaco. – Incisione di Virgil Solis per le Metamorfosi di Ovidio Libro VII, 622-642 – Wikipedia, pubblico dominio

Secondo l’Iliade di Omero, Eudoro comandava un esercito di cinquemila uomini, organizzato in dieci gruppi da cinquanta soldati ciascuno. Questo gli conferisce una posizione di spicco tra i generali di Achille.
Nel libro XVI dell’Iliade, Omero dedica quindici versi alla sua figura, più di quanto faccia con gli altri comandanti, sottolineando così la sua importanza. Solo Fenice, il più anziano e rispettato tra i generali, lo superava per esperienza e saggezza.

La nascita di Eudoro fu il frutto dell’unione tra Ermes e Polimela, una danzatrice sacra nel coro della dea Artemide.
Dopo la nascita di Eudoro, sua madre sposò Echeclo, e il bambino fu cresciuto dal nonno materno, Filante.
Grazie all’eredità divina ricevuta dal padre Ermes, Eudoro si distingueva per la sua incredibile velocità e abilità nel combattimento, che lo resero uno dei guerrieri più temuti e rispettati tra i Mirmidoni.

Durante la guerra di Troia, Eudoro seguì Patroclo in battaglia e combatté valorosamente, ma trovò la morte per mano di Pirecme, il re dei Peoni. Questo evento scatenò la furia di Patroclo, che per vendetta uccise lo stesso Pirecme, onorando così la memoria dell’amico caduto

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