- Giov. 20:21-23: “‘Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi’. Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: ‘Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi’”.

Pietro Longhi – Il Sacramento della Penitenza – Bratislava City Gallery – Wikipedia, pubblico dominio.
RIFLESSIONI:
Il sacramento della Penitenza e Riconciliazione è il sacramento che ci riconcilia con Dio e con i fratelli attraverso il perdono di Dio e della Chiesa per i nostri peccati: esso è la via ordinaria per ottenere il perdono e la remissione dei nostri peccati gravi commessi dopo il battesimo ed è allo stesso tempo cammino di grazia e di conversione, speciale incontro con l’amore di Dio.
E’ chiamato secondo vari nomi che sottolineano aspetti diversi:
- sacramento della Conversione perché ci impegna e ci sostiene nella conversione a Gesù;
- sacramento della Penitenza perché accompagna un cammino di pentimento per i propri peccati e di promessa di bene;
- sacramento della Confessione perché confessiamo i nostri peccati:
- sacramento del Perdono perché riceviamo il perdono di Dio e della Chiesa;
- sacramento della Riconciliazione perché ci dona una vita riconciliata con Dio e con i fratelli.
Cristo ha affidato particolarmente agli apostoli il ministero della riconciliazione e a coloro che a loro sono succeduti nel ministero ordinato. Il sacerdote rende presente sacramentalmente nel momento della riconciliazione il Signore come giudice e Padre misericordioso che giudica, sostiene, guarisce e dona speranza. Il sacerdote rende presente sacramentalmente anche la Chiesa che ferita dal peccato dei suoi figli desidera ritrovarli pienamente attraverso la misericordia del Signore.
Il confessore non è il padrone, ma il servitore del perdono di Dio: deve avere una conoscenza profonda del comportamento umano, il rispetto e la delicatezza nei confronti di colui che è caduto; deve amare la verità, essere fedele al magistero della Chiesa… deve pregare e fare penitenza per il penitente e affidarlo alla misericordia del Signore.
La celebrazione del sacramento inizia già quando ci si pone davanti a Dio nella verità, per scoprire le proprie debolezze e i propri peccati, e così riconciliarsi pienamente con Lui.
Stralcio testo tratto dalla pagina: upsanfrancesco.org sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Rembrandt – Il ritorno del figliol prodigo (Wikipedia – Pubblico dominio)
Il sacramento della penitenza e della riconciliazione
(Lumen Gentium, 11): “Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l’esempio e la preghiera”.
- Il credo:
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
Discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
E la vita del mondo che verrà. Amen.
- I dieci comandamenti:
Io sono il Signore Dio tuo:
1) Non avrai altro Dio fuori di me.
2) Non nominare il nome di Dio invano.
3) Ricordati di santificare le feste.
4) Onora il padre e la madre.
5) Non uccidere.
6) Non commettere atti impuri.
7) Non rubare.
8) Non dire falsa testimonianza.
9) Non desiderare la donna d’altri.
10) Non desiderare la roba d’altri.
- I due comandamenti della carità:
1) Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima e con tutte le tue forze.
2) Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Per una vera confessione occorre:
- L’esame di coscienza.
- Il dolore -contrizione- di tutti peccati commessi: pensieri, parole, opere ed omissioni.
- Il proposito di non più peccare.
- L’accusa al sacerdote di tutti i peccati gravi (mortali) commessi dall’ultima confessione (loro realtà e loro numero), essendo molto utile per l’avanzamento spirituale anche l’accusa dei peccati veniali.
- La soddisfazione della penitenza data dal sacerdote, intesa come inizio di un rinnovato impegno di conversione e di riparazione.

Beato Angelico – Sermone della Montagna – Wikipedia, pubblico dominio.
Esame di coscienza per ritornare alle beatitudini evangeliche.
- ) Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli.
-Hai esercitato le tue capacità con arroganza, con superbia, senza considerare il valore degli altri?
-Ti sei appropriato dei doni di Dio, misconoscendo così Colui che te li ha dati?
-Hai amato Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze?
-Ti sei rivolto a Dio con fiducia di figlio o con la pretesa che Egli sia al tuo servizio?
-Hai pensato male di Dio ritenendolo indifferente, distante, duro, pronto a colpire?
-Hai rubato? - ) Beati gli afflitti perché saranno consolati.
-Il tuo dolore ti ha portato al vittimismo e all’arida contestazione del prossimo?
-Consideri i tuoi fratelli come dei rifiutati da Dio quando sono nel dolore?
-Hai partecipato con la presenza e la preghiera al dolore altrui?
-Hai mescolato al tuo pianto ostilità verso Dio?
-Hai bestemmiato Dio, la Madonna, i Santi?
-Nella preghiera ami le consolazioni di Dio piuttosto che il Dio delle consolazioni? - ) Beati i miti perché erediteranno la terra.
-La tua mitezza è stata finzione di modi o vera imitazione di Cristo, mite e umile di cuore?
-Sei stato mite anche quando sottoposto ad ingiurie e maltrattamenti?
-Nell’esprimere un giusto sdegno per l’ingiustizia ti sei lasciato andare a clamori e maldicenza?
-Hai pensato che il trionfo del Vangelo passi attraverso la potenza e non l’umiltà e la carità?
-Sei in difficoltà di speranza di fronte ad un mondo che ritiene la “debolezza” di Cristo perdente?
-Vedendo che la tua mitezza ti avvicina gli uomini, li hai portati a Dio o li hai trattenuti a te? - ) Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati.
-Hai partecipato alla Celebrazione Eucaristica alla domenica e nelle feste comandate?
-Sei stato pessimista vedendo il male nel mondo, dimenticando come Dio sa trarre il bene anche dal male?
-Hai dimenticato che il Signore ritornerà per concludere la sua giustizia salvifica nella nostra risurrezione?
-Hai annunciato e testimoniato la misericordia di Dio, che è la redenzione operata da Cristo?
-Hai pregato affinché tutti gli uomini si aprano all’accoglienza della salvezza portata da Cristo?
-Sei stato giusto con coloro che hanno relazione di lavoro con te? - ) Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia.
-Ti sei alterato vedendo il male degli altri?
-Hai giudicato e condannato?
-Hai coperto il peccato del fratello o ne hai diffuso notizia?
-Hai invocato da Dio “un fuoco” sui cattivi?
-Hai dimenticato nelle tue preghiere chi ti è ostile?
-Hai procurato di fare opere di bene per i poveri e ciò senza compiacerti? - ) Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
-Hai conservato la purezza del tuo corpo?
-Il tuo cammino di fidanzamento ha conosciuto cedimento ai sensi?
-Nel campo della regolazione delle nascite hai seguito i metodi contraccettivi moralmente leciti?
-Hai violato la fedeltà coniugale?
-Hai fatto o favorito l’aborto?
-Hai fatto la Comunione con il peccato nel cuore? - ) Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.
-Sei stato uomo di riconciliazione e di pace anche quando eri colpito?
-Hai amato e difeso la Chiesa segno e strumento di unione e di pace tra tutti gli uomini?
-Hai dato pace agli altri comprendendoli, consolandoli e difendendoli dalle ingiustizie?
-Hai turbato la fede dei fratelli con disinformazioni e dubbi?
-Hai osservato le pratiche penitenziali prescritte dalla Chiesa?
-Hai rispettato il padre e la madre? - ) Beati i perseguitati a causa della giustizia perché di essi e’ il regno dei cieli.
-Hai mentito, calunniato, dando così dolore ai fratelli?
-Ti sei abbattuto di fronte alle ostilità del mondo dubitando della vicinanza di Dio?
-Sei stato pronto a subire disagi per aiutare i fratelli nel bisogno?
-Hai preferito te stesso agli altri, non sopportando e non tacendo le tue sofferenze?
-Hai trasformato le cose cattive in amore come ci ha insegnato Gesù crocifisso?
-Hai testimoniato Cristo con una quotidianità coerente?
Atto di dolore:
Mio Dio, mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando
ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono e degno
di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto
di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime
di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.

Giovanni Balducci – Pala del Perdono – Chiesa santa Maria delle Grazie, Gesualdo. – Wikipedia, pubblico dominio.
Stralcio testo tratto dalla pagina perfettaletizia.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…