
Guido Reni – L’Arcangelo Michele calpesta Satana – Wikipedia, pubblico dominio
Matteo 8, 11-12
[11] Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli, [12] mentre i figli del regno saranno cacciati fuori nelle tenebre, ove sarà pianto e stridore di denti”.
Matteo 21, 42-43
[42] E Gesù disse loro: “Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d’angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri?
[43] Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare.
[44] Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà”.
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Matteo 27, 25
[25] E tutto il popolo rispose: “Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli”.
RIFLESSIONE:
Il concetto di punizione all’interno del Cristianesimo è profondamente radicato nella Bibbia e nella tradizione ecclesiastica. Sebbene il messaggio centrale del Vangelo sia basato su amore, misericordia e perdono, la disciplina e la giustizia divina hanno sempre avuto un ruolo significativo nell’insegnamento cristiano.
Nella Bibbia, la punizione è spesso vista come un mezzo per correggere il peccatore e ristabilire l’ordine morale.
Nel Vecchio Testamento, Dio è presentato come un giudice giusto che punisce l’umanità per i suoi peccati.
Un esempio emblematico è il Diluvio Universale (Genesi 6-9), in cui l’umanità corrotta viene distrutta, risparmiando solo Noè e la sua famiglia. Anche la distruzione di Sodoma e Gomorra è un simbolo di giustizia divina.
La Legge Mosaica contiene severe punizioni per vari peccati, come la lapidazione per l’adulterio o la pena capitale per la bestemmia (Levitico 20). Tuttavia, queste pene erano intese non solo come retributive, ma anche come deterrenti per preservare la purezza della comunità.
Nel Nuovo Testamento, invece, l’accento si sposta su perdono e redenzione.
Gesù Cristo sfida la rigidità della legge mosaica, come nel caso della donna adultera (Giovanni 8:1-11), a cui dice: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra”, enfatizzando il valore della misericordia sulla punizione.
Le punizioni cristiane hanno attraversato un’evoluzione significativa: dalla rigidità del Vecchio Testamento alla misericordia del Nuovo Testamento, fino alla moderna teologia della grazia.
Pur rimanendo un tema controverso, la punizione è oggi vista più come una guida alla conversione piuttosto che una mera retribuzione per il peccato.
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