Nella mitologia nordica, Askr (o Ask) ed Embla sono i nomi dei primi due esseri umani, creati dal dio Odino e dai suoi fratelli Víli e Vé. Sono l’equivalente norreno di Adamo ed Eva.

Hœnir, Lóðurr e Odino creano Askr ed Embla – Wikipedia, pubblico dominio

Secondo i miti scandinavi e germanici, la Terra, in particolare Midgard, il mondo degli uomini, nacque dopo l’uccisione del gigante primordiale Ymir, il primo essere vivente dell’universo, nato dal caos primigenio chiamato Ginnungagap. Ymir rappresentava l’indistinto, il disordine originario, e fu proprio il suo corpo a diventare la materia del cosmo.
Odino e i suoi fratelli seppero trasformare il caos in ordine: dal corpo del gigante forgiarono il cielo, la terra e gli elementi della natura.

Una rappresentazione di Ask and Embla (1919) di Robert Engels – Wikipedia, pubblico dominio

Dai suoi capelli nacquero le piante, ed è proprio da due alberi, non dalla terra – come accade in molte altre tradizioni religiose –  che furono modellati i primi esseri umani.

L’uomo, Askr, fu generato da un frassino (il suo nome significa infatti “frassino”: Esche in tedesco, Ash in inglese). La donna, Embla, nacque da un olmo (in tedesco Ulme, in inglese Elm).

Secondo la leggenda, i tre dèi li trovarono durante il ritorno verso casa, al termine della creazione del mondo. Odino diede loro la vita (o il respiro), Víli infuse l’anima e donò il calore del fuoco.
In alcune versioni, questi attributi sono legati simbolicamente ad altre divinità: Víli, dio del sentimento, viene associato a Freyr, divinità dell’amore; Vé, dio del fuoco, è a volte identificato con Loki.
Oltre ai doni vitali, i tre dèi offrirono agli esseri umani altri preziosi talenti:

    • Odino donò sapienza e forza;
    • Víli diede sentimento e intelligenza;
    • concesse la parola e i sensi.

Li rivestirono e li condussero a Midgard, la “terra di mezzo”, situata tra Asgard, il regno degli dèi, e il mondo sotterraneo dei morti. Da Askr ed Embla ebbe così origine l’intera umanità.

Un’altra leggenda nordica racconta che il popolo vichingo nacque invece per opera del dio Heimdallr. Egli si unì a tre donne mortali: dalla più anziana nacquero gli schiavi, dalla seconda gli uomini liberi, e dalla più giovane i nobili. Questa narrazione riflette simbolicamente la struttura sociale del mondo vichingo.

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