Nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli (la Gancia) troviamo anche la Cappella del Bambino Gesù, dedicata alla veneratissima statua in legno del Bambino Gesù portata alla Gancia nel 1719 direttamente da Gerusalemme. Il Bambinello miracoloso viene custodito a turno e per tutto l’anno da famiglie devote, per poi tornare in chiesa il 25 dicembre ed essere festeggiato da tutto il quartiere, per l’Epifania.

”Cappella del Bambin Gesù” già ”Cappella di Santa Maria Nunziata” o ”Cappella del Bambinello della Gancia”. Le statue di ”David” e ”Isaia” sono opere di Gaspare Firriolo. Wikipedia, foto di Effems, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Il Bambino Gesù della Gancia occupa un posto di grande rilievo sia per la sua straordinaria bellezza che per gli eventi miracolosi che gli sono legati. A prescindere dalla storia o dai racconti, sorti in merito alla provenienza della sacra immagine, indubbiamente i palermitani devoti al Gesù Bambino della Gancia credono fermamente che il Signore Dio si serva di questa immagine per elargire tante grazie e manifestare la sua gloria, prova ne sono i numerosi ex voto che vengono offerti durante i festeggiamenti come in tutto il resto dell’anno.

La Storia
Anticamente il servizio nei santuari della Terra Santa in Palestina, era praticato dai religiosi francescani di tutto il mondo, fu così che dal Convento dei Frati della Gancia fu inviato a prestare il suo servizio un certo Fra Mamiliano da Palermo. Di ritorno a Palermo, dopo diversi anni, decise di portare con sé una immagine di Gesù Bambino scolpita in legno, tratto dagli alberi di ulivo dell’orto del Getsemani.

Il Bambinello fu solennemente benedetto e esposto la notte di Natale del 1729 nella grotta di Betlemme, nel luogo dove la Vergine Santissima diede alla luce il Figlio di Dio.

In seguito sistemato il Bambinello in una cassetta foderata di madreperla, il frate fece ritorno a Palermo. Accolto con grande gioia dai frati, nel convento della Gancia, la bellissima immagine fu posta in chiesa in una cappella fatta ricostruire ed affrescare appositamente, in stile Barocco con marmi policromi.

Secondo una antica tradizione che non è possibile documentare dal punto di vista storico, la nave su cui viaggiava il frate con la preziosissima immagine di Gesù, si imbatte in una tempesta, cosi che fu necessario gettare in mare il carico, per alleggerire il peso dell’imbarcazione, compresa la cassetta contenente l’immagine di Gesù. Per intervento prodigioso la cassetta non affondò e, spinta dalle onde, arrivò nel piccolo porticciolo di S. Erasmo di Palermo (nei pressi del Foro Italico). Nessuno dei pescatori che si accorsero della cassetta riusciva a pescarla. Furono chiamati quindi i Frati del Vicino Convento della Gancia i quali riuscirono a recuperare la cassetta e portare nella loro chiesa la statua di Gesù Bambino.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: gesubambinodellagancia.blogspot sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…