Anton Cebej – Santa Valburga – Galleria nazionale della Slovenia – Wikipedia, pubblico dominio

Il suo nome è stato trascritto in varie forme: Valpurga, Valburga, Valpurgis.

Santa Valpurga è una delle figure più rappresentative tra i missionari inglesi che nel secolo VIII d.C. diffondono e organizzano il cristianesimo in terra tedesca.

Li guida Vinfrido, più conosciuto poi come san Bonifacio e definito l’“apostolo della Germania”, che ha chiamato a quest’impresa molti suoi parenti. Anche Valpurga è una di loro: ha studiato in un monastero del Wessex e poi ha raggiunto la Germania con altre religiose d’Inghilterra.

(In questo gruppo di missionari c’è anche la futura santa Leoba o Lioba, una religiosa educata nel monastero dell’isoletta di Thanet, e poi animatrice del monachesimo femminile nel mondo tedesco).

Di lei si sa che visse nel secolo VIII, di stirpe inglese, Valburga era sorella dei santi Villibaldo e Vunibaldo, faceva parte del gruppo di monache e monaci che aiutarono s. Bonifacio (680-755) ad evangelizzare la Germania.

In Germania, Valpurga trova i suoi due fratelli: Villibaldo, che è vescovo di Eichstätt, nella Baviera; e Vinnibaldo, che dirige a Heidenheim un monastero “doppio”, formato cioè da una comunità maschile e da una femminile sotto un unico abate.

Franz Anton Maulbertsch – Santa Valburga con i suoi fratelli Villibaldo e Vunibaldo – Wikipedia, pubblico dominio

Questa è una novità trapiantata dall’Inghilterra, e qui Valpurga diventa badessa dopo la morte del fratello nel 761: una donna che comanda anche agli uomini.
Guidata da lei, l’abbazia continua a essere un centro di forte irradiazione religiosa e culturale, e di aiuto alla gente del luogo, secondo la tradizione benedettina. Non vi mancano le monache scrittrici come Ugeburga, biografa dei due fratelli Villibaldo e Vinnibaldo.

Stralcio testo e foto tratto da un articolo di Antonio Borrelli pubblicato nella pagina di santiebeati.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…


La notte di Valpurga

Nell’ambito di vecchie tradizioni germaniche, nella notte tra il 30 aprile e il 1º maggio si celebrava il pieno avvento della primavera, una veglia che in seguito fu considerata dai cristiani un convegno riprovevole di streghe che uscivano dai loro rifugi per danzare in onore della Luna sul monte Brocken. Per scongiurare le figure demoniache, alla tradizione pagana fu pertanto sovrapposta la festa della santa, fino a divenire la “notte di Valpurga“.
La leggenda della festa come un sabba o un ritrovo di streghe e demoni viene ripresa anche dal Goethe nel suo Faust.

Fritz Roeber – Scena notturna di Valpurga da ‘Faust’ – Museo dell’abbazia di Liesborn nel distretto di Warendorf – Wikipedia, pubblico dominio

Dopo la morte, le sue spoglie della santa furono trasferite a Eichstätt, nell’Abbazia di Santa Valpurga, per ordine del vescovo di Eichstätt Otgar il 1º maggio 870.

Secondo la leggenda, la sua tomba trasudò per qualche tempo un liquido dai poteri taumaturgici.

Stralcio testo tratto da Wikipedia reso disponibile con licenza  CC BY-SA 3.0

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