Celebre già in vita (era ritenuto dai contemporanei quale il maggiore pittore d’Europa) Anton Raphael Mengs è stato uno dei protagonisti del Neoclassicismo; in tal senso, i suoi quadri si possono considerare la trasposizione in pittura delle teorie predicate dall’amico Johann Joachim Winckelmann.
La produzione di Mengs si allaccia infatti ai principi fondamentali del neoclassicismo. Le sue opere, non a caso, sono caratterizzate da composizioni molto equilibrate e simmetriche, da un disegno nitido (come Winckelmann, Mengs sostiene la superiorità della linea sul colore) e da una tavolozza composta da cromie molto accese e vivaci, in contrapposizione alle tinte tenui del Rococò.
Con questi caratteri Mengs tendeva a raggiungere uno stato di «bellezza sublime», condivisa da altri pittori classicisti residenti a Roma nel Seicento, quali Andrea Sacchi e Nicolas Poussin.
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