Doré (1832 – 1883) fu un prolifico incisore, artista, illustratore e scultore, che divenne molto popolare sia in Francia sia in Inghilterra grazie a frequenti pubblicazioni su libri e riviste. Egli iniziò la carriera molto preso, a soli 15 anni, quando lavorò per il giornale francese Le journal pour rire.
In 10 anni le sue illustrazioni avevano caratterizzato i libri di alcuni dei più importanti scrittori della sua epoca e del passato, fra cui Cervantes, Rabelais, Balzac, Milton, Byron e Dante.
Le sue illustrazioni dell’Inferno della Divina Commedia, fra le altre, sono un grandissimo classico della letteratura italiana.
Fuori dall’Italia, le sue illustrazioni del Don Chisciotte di Cervantes lasciarono un’impressione tanto forte nell’immaginario collettivo che artisti e registi si ispirarono al suo lavoro in tutte le opere successive. Le illustrazioni di Doré per la Bibbia inglese del 1866 furono un tale successo che l’artista fu oggetto di una grande mostra della sua opera a Londra, che alla fine portò alla fondazione della sua Doré Gallery nella capitale britannica.
Gustave Doré non si sposò mai. Visse con sua madre e per quasi tutta la sua vita dormì in una stanza adiacente a quella della donna. Dopo la morte della madre, perse la volontà di vivere e morì all’età di cinquant’anni.
Durante la sua vita riuscì a produrre circa 100.000 schizzi, una media di sei bozze al giorno per ogni giorno in cui visse.
Stralcio testo tratto da un articolo di Matteo Rubboli pubblicato nella pagina di vanillamagazine.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
Dalla vastissima gamma dei suoi lavori ho tratto alcune opere che sottopongo alla vostra visione….
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
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