Foto di Franz W. da Pixabay

Tra il 29 e il 31 gennaio ricorrono i cosiddetti Giorni della Merla, tradizionalmente considerati i più freddi dell’anno. Ma sarà davvero così?

In realtà, il picco di freddo varia a seconda della località. Analizzando le medie climatiche del periodo 1971-2000, emerge che il periodo più rigido dell’inverno in Italia cade tra gennaio e febbraio, ma con differenze regionali.

  • Nord Italia: il freddo più intenso si registra generalmente nella prima decade di gennaio.
  • Centro Italia, Liguria e coste adriatiche: il gelo si sposta tra la seconda e la terza decade di gennaio.
  • Sud Italia: il periodo più freddo arriva con la prima decade di febbraio.

Queste variazioni dipendono da diversi fattori climatici, tra cui il soleggiamento, l’inerzia termica del mare e la traiettoria delle correnti fredde invernali.

La storia più famosa legata ai Giorni della Merla racconta di una merla dalle piume bianche che, per sfuggire al gelo, si rifugiò in un camino. Dopo tre giorni di freddo intenso, uscì completamente nera, e da allora si dice che tutti i merli abbiano il piumaggio scuro.

Secondo la tradizione, questi giorni sarebbero anche un indicatore del clima primaverile:

  • Se il 29, 30 e 31 gennaio sono freddi, la primavera sarà mite e soleggiata.
  • Se invece il clima è mite, la primavera tarderà ad arrivare.

Un’altra leggenda, simile ma con una sfumatura diversa, narra di un Gennaio dispettoso, che si divertiva a rendere gelide le giornate proprio quando una merla usciva in cerca di cibo. Stanca degli scherzi del mese, la merla raccolse provviste per tutto gennaio e rimase al riparo. Gennaio, offeso, chiese in prestito tre giorni a febbraio e li rese ancora più freddi, costringendo la merla a rifugiarsi in un camino, da cui uscì nera di fuliggine.

Lo studioso Sebastiano Pauli, nel 1740, propone due possibili spiegazioni sull’origine dell’espressione Giorni della Merla:

  1. Un tempo, per trasportare un grosso cannone chiamato Merla oltre il fiume Po, si aspettarono i giorni di maggiore gelo, quando il fiume era completamente ghiacciato e permetteva il passaggio del pesante macchinario.
  2. Un’altra teoria racconta di una nobile signora di Caravaggio, di cognome Merli, che poté attraversare il Po solo nei giorni di grande freddo, quando il fiume era ghiacciato.

Qualunque sia la vera origine del nome, i Giorni della Merla continuano a vivere tra tradizione, racconti popolari e curiosità meteorologiche.

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