Ifimedia (detta da alcuni Ifimedea o Efimedea) era figlia di Triope e moglie di Aloeo da cui ebbe tre figli, due maschi, chiamati gli Aloadi, Efialte e Oto, e una figlia, Pancrati.

Innamoratasi di Poseidone, Ifimedia soleva sdraiarsi sulla riva del mare, raccogliendo l’acqua delle onde nel concavo delle mani e versandosela in grembo; rimase così incinta.

Incisione (1795) di Tommaso Piroli – Oto ed Efialte sorvegliano Ares – Wikipedia, pubblico dominio

Efialte e Oto furono tuttavia chiamati gli Aloadi perché in seguito Ifimedia sposò Aloeo, che era stato fatto re di Asopia in Boezia da suo padre Elio.
Un giorno, mentre Ifimedia e la figlia erano intente a celebrare il culto di Dioniso sul monte Drio, in Acaia, furono rapite da due pirati traci dell’isola di Nasso. I due, chiamati Scelli e Cassameno, oppure Sicelo ed Egetoro, si batterono per il possesso della bellissima Pancrati e nel duello morirono entrambi.
Così Pancrati passò al re dei Traci di Nasso, Agassameno, e Ifimedia fu data ad uno degli amici del re.
Aloeo inviò i suoi due figli alla ricerca della loro sorella e della loro madre. Essi attaccarono l’isola di Nasso, da cui cacciarono i Traci che vi si erano stabiliti e regnarono sull’isola. Pancrati morì poco dopo la sua liberazione.


Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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