Laerte era figlio di Arcesio e di Calcomedusa, marito di Anticlea, e padre di Ulisse.
Nell’Odissea è rappresentato molto vecchio, devastato dal dolore per il mancato ritorno del figlio si è ritirato in campagno dove Ulisse lo trova intento a curare un giardino. Il riconoscimento fra i due è un momento di forte tensione.

Theodoor van Thulden – Ulisse con l’anziano Laerte – San Francisco museum – Wikipedia, file riladciato su licenza FAL

Dopo essersi scambiati il racconto delle rispettive vicissitudini i due si occupano di liberare dai Proci la reggia di Itaca.
Nell’ultimo canto Atena infonde a Laerte la forza necessaria per combattere insieme al figlio e al nipote contro i parenti dei Proci venuti ad Itaca per vendicarli.

Frammento di sarcofago con Ulisse e Laerte, 150 dc ca – Antichità romane nel Museo Barracco (Roma) – Wikipedia – Foto: Sailko (talk | contribs), opera propria rilasciata con licenza CC BY 3.0

Apollodoro cita Laerte fra i partecipanti alla spedizione degli Argonauti.
Nelle Metamorfosi di Ovidio è citato fra quanti cacciarono il cinghiale di Calidone.

In una versione meno nota del mito, Ulisse non era figlio di Laerte ma di Sisifo il quale si sarebbe unito ad Anticlea (violentemente o no) durante una visita al padre di lei Autolico. Questo mito, evidentemente, voleva mettere in relazione la proverbiale astuzia di Ulisse con la figura di Sisifo, notoriamente condannato a pene eterne per la sua fraudolenza.

 

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