Gli antichi sacerdoti-architetti di Tiahuanaco, in Bolivia, potrebbero aver posseduto conoscenze astronomiche avanzatissime.

Secondo l’archeologo austriaco Arthur Posnansky, il tempio Kalasasaya fu costruito per osservare con precisione solstizi, equinozi e perfino l’eccentricità dell’orbita terrestre, oltre 2000 anni prima di Keplero.

Posnansky dedicò oltre 50 anni allo studio di Tiahuanaco, arrivando a una conclusione sconvolgente: la città potrebbe risalire al 15.000 a.C., ben oltre quanto accettato dalla comunità scientifica. Una datazione che, se confermata, riscriverebbe la storia dell’umanità.

Ingreso al Kalasasaya, Tiwanaku, Bolivia – Wikipedia, foto di rodoluca rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

Sempre secondo Posnansky nel primo e secondo periodo Tiahuanaco si trovava su un altopiano situato ad una minor altezza rispetto ai 3843 metri sul livello del mare di oggi, almeno 300 metri più in basso. Inoltre Posnansky sostenne che Tihuanaco era ubicata sulle sponde del lago essendo così una città portuale.

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Il monolito di Ponce con la Porta del Sole sullo sfondo, situati all’interno del tempio Kalasasaya – Wikipedia, foto di P. beaudroit rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Nella prima parte del suo libro “Tiahuanaco, la culla dell’uomo americano”, vi è anche un accurato studio della complessa iconografia dei simboli di Tiahuanaco, in particolare quelli scolpiti nella Porta del Sole. Con lo studio iconografico di questi segni Posnansky interpretò, nella seconda parte del libro, il calendario di 12 mesi che secondo lui è rappresentato sulla Porta del Sole.

Vista generale di Kalasasaya – Wikipedia, pubblico dominio

Il Kalasasaya non era solo un tempio: era un calendario di pietra, progettato per tracciare il movimento del Sole durante l’anno. L’orientamento delle sue mura e lo spostamento calcolato dell’ingresso principale (1,116 metri verso nord) mostrano una comprensione sorprendente della durata dei semestri solari, legata alla posizione del Sole nel perielio e nell’afelio.

Nel 1930, Posnansky confrontò l’orientamento attuale del tempio con i dati astronomici e, grazie alla variazione dell’obliquità dell’eclittica, calcolò una data di fondazione compatibile con il 15.000 a.C..

Oggi, solo una piccola parte di Tiahuanaco è stata scavata. Molti misteri rimangono. Ma una cosa è certa: chi costruì Kalasasaya sapeva osservare il cielo e sapeva farlo con una precisione che ancora oggi ci lascia senza parole.

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