Nella mitologia norrena, le Valchirie erano figure femminili semi-divine che solcavano i cieli sopra i campi di battaglia, scegliendo tra i caduti i guerrieri più valorosi per condurli dal dio Odino. Questi spiriti eletti venivano accolti nel Valhalla, la grande sala celeste dove si preparavano alla battaglia finale del destino, il Ragnarök.

Peter Nicolai Arbo – La Valchiria – National Museum of Art, Architecture and Design, Oslo – Wikipedia, pubblico dominio
Con il tempo, il mito delle Valchirie si evolse: da spiriti della guerra divennero figlie di Odino, giovani fanciulle dai lunghi capelli biondi, vergini divine che servivano idromele nelle sontuose sale del Valhalla.
Oltre a prendersi cura dei guerrieri, le Valchirie li allenavano nelle arti del combattimento e li guarivano dalle ferite. Indossavano mantelli di piume, grazie ai quali potevano volare, e in alcune leggende avevano la capacità di trasformarsi in splendidi cigni.
Due filoni principali di racconti si concentrano su di loro come fanciulle-cigno:
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- In una versione, un uomo scopre una Valchiria intenta a bagnarsi in un lago e, per impedirle di volare via, le ruba il mantello piumato. I due si sposano e vivono insieme per anni, ma quando la Valchiria ritrova il suo mantello, lo indossa e scompare nel cielo. L’uomo, disperato, intraprende un lungo viaggio alla sua ricerca. Solo grazie all’aiuto di un vecchio saggio riesce a raggiungere il regno divino, dove la Valchiria o le sue sorelle gli impongono dure prove. Se le supera, la moglie immortale torna con lui nel mondo degli uomini.
- In un’altra variante, una Valchiria sposa un mortale, ma una donna gelosa la uccide per prenderne il posto. Tuttavia, il giorno delle nuove nozze, la Valchiria riemerge dal regno dei morti e vendica il tradimento, uccidendo la rivale sull’altare.
Le Valchirie non si limitavano a scegliere i caduti: spesso apparivano in sogno ai loro favoriti, profetizzando il futuro o dando consigli. Potevano anche proteggerli in battaglia, ergendosi davanti a loro con lo scudo sollevato.

Emil Doepler – Walkyrien (1905 circa) – Wikipedia, pubblico dominio
In molti racconti, queste divine guerriere si innamoravano degli uomini che proteggevano e li sostenevano con dedizione. Ma, quando giungeva l’ora, li prendevano in sella al loro cavallo bianco e li conducevano al Valhalla.
Nota:
Die Walküre (La Valchiria) è il secondo dei quattro drammi musicali che compongono la Tetralogia dell’Anello del Nibelungo, il grande ciclo operistico di Richard Wagner.
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