François Boucher – Tersicore, la musa della danza e del canto – Wikipedia, pubblico dominio

Tersicore, figlia di Zeus e Mnemosine, è una delle nove Muse della mitologia greca, quella che presiede alla danza e alla poesia lirica.
Il suo nome deriva dal greco terpsis (piacere) e choros (danza), e significa letteralmente “colei che si compiace della danza”. È spesso raffigurata con una corona d’alloro, una cetra o una lira in mano, simboli dell’armonia e dell’arte musicale che accompagna il movimento del corpo.

Nella cultura greca la danza non era solo espressione estetica, ma anche atto sacro, forma di preghiera, linguaggio collettivo. Tersicore era considerata l’ispiratrice di questo linguaggio corporeo, capace di unire ritmo, grazia e significato. La sua presenza si avvertiva nei cori delle tragedie, nei riti religiosi, nei banchetti, ovunque il corpo diventasse veicolo di bellezza e comunicazione.

Terpsichore, creata nel 1816 da Antonio Canova (1757-1822) – Cleveland Museum of Art, Cleveland, Ohio, USA. – Wikipedia, pubblico dominio

Ancora oggi, il suo nome viene evocato per indicare la forza espressiva della danza e la sua capacità di emozionare senza parole. Tersicore non parla, ma fa parlare i gesti, i passi e la musica che li guida.

 

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