
Piastrelle che rappresentano le prime 2 apparizioni, Santuario di Nostra Signora della Pace, a Ponte da Barca (Portogallo). Wikipedia: author Joseolgon, lavoro personale, immagime rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0
“Fa coniare una Medaglia su questo modello: le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie; le grazie saranno più abbondanti per le persone che la porteranno con fiducia”.
Con queste parole, pronunciate durante l’apparizione del 27 novembre 1830, la Vergine Maria si rivolse a Santa Caterina Labouré, giovane novizia delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, nel convento di Rue du Bac, a Parigi.

St. Catherine Labouré – Wikipedia, pubblico dominio
Fu in quel luogo, oggi divenuto Santuario della Medaglia Miracolosa, che il cielo sembrò aprirsi sulla terra. La Madonna apparve avvolta in una luce intensa, vestita di bianco, con le braccia tese verso il mondo. Dalle sue mani scaturivano raggi luminosi, simbolo delle grazie che avrebbe concesso a quanti avessero confidato nella sua intercessione. Attorno a lei, Caterina vide formarsi un’aureola con l’invocazione:
“O Maria concepita senza peccato, prega per noi che a te ricorriamo.”
Sul rovescio della Medaglia, Caterina vide un altro simbolo: la lettera M, sormontata da una croce, e sotto di essa i due Cuori, quello di Gesù, cinto di spine, e quello di Maria, trafitto da una spada, circondati da dodici stelle, emblema degli Apostoli e della Chiesa intera.
L’immagine, semplice e solenne insieme, divenne in poco tempo una delle icone mariane più diffuse al mondo. Ufficialmente approvata dalla Chiesa, la Medaglia Miracolosa si propagò rapidamente tra i fedeli, portando con sé una scia di devozione e di prodigi.
Numerosi sono gli episodi attribuiti alla protezione della Vergine della Medaglia Miracolosa.
Il più celebre resta la conversione di Alfonso Ratisbonne, un banchiere ebreo che il 20 gennaio 1842, a Roma, nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, ebbe una visione della Madonna identica a quella descritta da Santa Caterina. Quel momento cambiò radicalmente la sua vita e divenne uno dei segni più luminosi della potenza di Maria.
Proprio quella conversione ispirò, settantacinque anni più tardi, San Massimiliano Kolbe nella fondazione della Milizia dell’Immacolata, movimento apostolico nato per diffondere l’amore e la fiducia verso la Madre di Dio.
Nella stessa chiesa romana, un busto marmoreo ricorda ancora oggi la prima Messa che il giovane Kolbe celebrò il 29 aprile 1918, come atto di ringraziamento alla Vergine.
Anche in tempi più recenti, la Medaglia è stata protagonista di eventi straordinari. Durante la guerra d’Abissinia, un soldato italiano, Felini Lidio, fu salvato da una pallottola esplosiva che si fermò proprio contro la sua Medaglia Miracolosa, deformandola ma senza causargli gravi ferite. L’episodio, riportato dal Corriere della Sera, fu interpretato da molti come un vero miracolo.
Le parole incise sulla Medaglia,
“O Maria concepita senza peccato”,
racchiudono una verità di fede che sarebbe stata proclamata solennemente dalla Chiesa solo ventiquattro anni dopo.
Fu infatti Papa Pio IX, l’8 dicembre 1854, a dichiarare dogma l’Immacolata Concezione di Maria.
E, come a confermare quel mistero, nel 1858 la Vergine apparve a Bernadette Soubirous a Lourdes, presentandosi con le parole:
“Io sono l’Immacolata Concezione.”
Nella Medaglia Miracolosa si intrecciano tre grandi verità mariane:
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- l’Immacolatezza della Concezione, segno della purezza originaria di Maria;
- la sua Mediazione universale, che la rende canale di grazia tra Dio e gli uomini;
- la sua Regalità, riflesso della partecipazione piena al Mistero di Cristo.
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Così Maria, “piena di grazia”, diventa ponte luminoso tra il cielo e la terra, custode di un amore che non si esaurisce mai.
La Medaglia Miracolosa non è solo un oggetto di devozione, ma un segno di relazione viva.
È il richiamo alla fiducia, alla speranza che nasce dal sentirsi custoditi da un amore materno.
Nel mondo moderno, così spesso smarrito tra incertezze e rumore, quel piccolo segno di metallo continua a dire con forza antica e tenera:
“Chi confida in Maria non è mai solo.”
La Medaglia, come la sua luce, invita a un atto di fede semplice ma profondo, un affidarsi che trasforma la paura in pace, e la devozione in incontro.
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