
Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, Roma – Wikipedia, foto: Fczarnowski, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0
Alphonse Ratisbonne nacque il 1° maggio 1812 a Strasburgo, in una ricca famiglia ebrea di banchieri. A soli sedici anni perse il padre, venendo affidato allo zio materno Luigi, che lo accolse nella propria banca una volta completati gli studi.
Fin da giovane, Alphonse manifestò un’avversione profonda verso la fede cattolica, sentimento che si intensificò dopo la conversione del fratello Thèodore al cattolicesimo, culminata nella sua ordinazione sacerdotale nel 1830.

Medaglia della Madonna delle Grazie, o Medaglia Miracolosa – Wikipedia, foto di Xhienne, opera propria rilaciata con licenza CC BY-SA 3.0
Proprio quell’anno, la Vergine Maria apparve a Santa Caterina Labouré nella cappella di Rue du Bac a Parigi, affidandole una missione: coniare una medaglietta con l’immagine da Lei mostrata, accompagnata dalla scritta: “O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”.
Maria promise che chi avesse portato quella medaglia con fede avrebbe ricevuto grandi grazie. La medaglia, realizzata nel 1832, fu presto chiamata Medaglia Miracolosa per i numerosi miracoli attribuiti alla sua devozione. Thèodore, convinto promotore di questa pratica, la affidava ogni giorno alla protezione del fratello.
Intanto, Alphonse aveva fissato la data del matrimonio con sua cugina Flore.
Prima delle nozze, però, decise di visitare Gerusalemme, terra dei suoi antenati. Durante il viaggio, un’avaria alla nave lo costrinse a sostare a Roma, dove incontrò il barone de Bussières, fervente cattolico e amico di suo fratello. Nonostante l’anticlericalismo di Alphonse, il barone gli donò una Medaglia Miracolosa, che egli accettò di indossare più per cortesia che per convinzione.

L’apparizione di Maria di Alphonse Ratisbonne – Sant’Andrea delle Fratte, Cappella della Madonna del Miracolo (Roma) – Wikipedia, pubblico dominio
La mattina del 20 gennaio 1842, Alphonse accompagnò il barone alla chiesa di Sant’Andrea delle Fratte per organizzare il funerale di un diplomatico.
Anche se inizialmente intendeva rimanere in carrozza, decise di entrare in chiesa, attirato dalla curiosità. Quello che accadde cambiò per sempre la sua vita.
Ecco come lo stesso Alphonse descrisse l’evento:
“All’improvviso mi sentii preso da un turbamento profondo e vidi scendere un velo davanti a me. La chiesa si oscurò completamente, tranne una cappella illuminata da una luce intensa. Guardai verso quella luce e vidi, in piedi sull’altare, la Santa Vergine Maria: viva, grande, maestosa e bellissima, proprio come raffigurata sulla Medaglia Miracolosa. Anche se non pronunciò parole, compresi immediatamente l’orrore del mio stato, la bruttezza del peccato e la bellezza della religione cattolica. In un attimo, tutto mi fu chiaro.”
Undici giorni dopo, Alphonse ricevette il battesimo, scegliendo il nome di Maria. Dopo essersi riavvicinato al fratello Thèodore, decise di entrare nella Compagnia di Gesù e fu ordinato sacerdote il 24 settembre 1848.
Nel frattempo, il Vicariato di Roma aveva istituito una commissione per esaminare l’autenticità dell’evento. Dopo mesi di indagini, il cardinale Costantino Patrizi riconobbe ufficialmente la conversione di Alphonse come un atto “istantaneo e perfetto“, avvenuto per grazia divina.

Alphonse Marie Ratisbonne – Wikipedia, pubblico dominio
Sentendo una chiamata particolare, Alphonse lasciò i gesuiti, con il permesso di papa Pio IX, per unirsi al fratello Thèodore nella Congregazione di Notre Dame de Sion, fondata per promuovere la conversione degli ebrei al cattolicesimo.
Si trasferì in Terra Santa, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Morì il 6 maggio 1884 ad Ain Karim, luogo tradizionale della Visitazione di Maria a Elisabetta.
La storia di Alphonse Ratisbonne testimonia il potere della grazia divina, capace di trasformare anche i cuori più ostili.
La sua conversione fu così profonda che, persino di fronte alla morte, la sua unica aspirazione rimase il ricongiungimento con la Vergine Maria. Poco prima di morire, dichiarò:
“Perché mi tormentate con le vostre cure? La Santissima Vergine mi chiama, e io ho bisogno di Lei. Voglio solo Maria: per me, è tutto!”
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vedi anche:
- La Medaglia Miracolosa
- Santa Caterina Labouré
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