Una delle tante storie che provengono direttamente dal mondo classico è quella relativa alla vicenda di Cecrope, considerato il mitico fondatore della città di Atene o uno dei primissimi sovrani della stessa.

Cecrope, il re serpente di Atene – Illustrazione tratta da un vaso ritrovato a Palermo – Wikipedia, pubblico dominio

Ciò che lo ha reso celebre però è il suo aspetto visto che Cecrope viene descritto nelle Metamorfosi di Ovidio come uomo per metà dalla vita in su e serpente per la parte inferiore del corpo.

Ma oltre a questa singolare forma, l’uomo viene anche ricordato per una vicenda legata alla dea Atena. Egli infatti era stato chiamato in causa nella disputa tra la dea e Poseidone in merito a chi avrebbe dovuto possedere l’Attica.
Cecrope si era schierato dalla parte di Atena, la quale, per ottenere il favore della popolazione, aveva piantato un albero di ulivo mentre a nulla era servito il dono di Poseidone che invece aveva optato per una fonte d’acqua salata.

In seguito a questo episodio, Cecrope mise su famiglia sposando Aglauro, figlia di Atteo che gli diede tre figlie – Erse, Aglauro e Pandroso – e un solo maschio – Erisittone.

Intanto, la dea Atena rimase vittima di una tentata violenza sessuale da parte di Efesto il cui seme, mentre la dea lo respingeva con forza per evitare l’abuso, spargendosi sulla terra diede i natali ad Erittonio che condivideva con Cecrope la stessa forma fisica.

Antonio Tempesta (Italy, Florence, 1555-1630), Wilhelm Janson (Holland, Amsterdam) – Erittonio liberato dal suo cestino – Wikipedia, pubblico dominio

Atena, in seguito a quella nascita, decise di custodire il pargolo dentro un cesto e di affidarlo alle figlie di Cecrope vietando però loro di guardarvi all’interno.
La curiosità però è donna e, spinte dalla voglia di scoprire il motivo del divieto, due delle giovani aprirono il cesto e, alla vista del neonato metà serpente, rimasero talmente sconvolte che si gettarono giù dall’Acropoli.

Stralcio testo tratto dalla pagina: questopiccolograndemondo.blogspot sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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