
William Blake Richmond – Venere e Anchise – Walker Art Gallery, Liverpool – Wikipedia, pubblico dominio
Sebbene Zeus, contrariamente a quanto taluni raccontano, non si fosse mai unito ad Afrodite, sua figlia adottiva, non era del tutto immune al suo fascino. La cintura magica della dea, infatti, agiva anche su di lui, avvolgendolo in una tentazione perpetua. Stanco di quella seduzione silenziosa, Zeus decise infine di vendicarsi: avrebbe umiliato Afrodite, costringendola ad innamorarsi perdutamente… di un mortale.

Benjamin Robert Haydon – Venere e Anchise – Wikipedia, pubblico dominio
Scelse per questo compito Anchise, un giovane pastore dalla straordinaria bellezza, re dei Dardani e discendente di Ilo. Una notte, mentre dormiva nella sua capanna sul monte Ida, vicino a Troia, Afrodite gli apparve sotto mentite spoglie: si presentò come una principessa frigia, avvolta in un mantello rosso splendente, e si sdraiò con lui su un letto fatto di pelli d’orso e di leone, mentre il ronzio delle api colmava l’aria silenziosa.
All’alba, dopo una notte d’amore, la dea rivelò la sua vera identità. Anchise fu colto dal terrore: temeva che svelare la nudità di una divinità gli sarebbe costato la vita. Ma Afrodite lo rassicurò: non aveva nulla da temere. Da quell’unione sarebbe nato un figlio destinato a diventare celebre.
Tuttavia, qualche tempo dopo, mentre beveva in compagnia, un amico lo stuzzicò con una battuta:
«Non trovi più piacevole giacere con la figlia del tale che con Afrodite?»
Anchise, con leggerezza e un po’ di vanità, rispose:
«No, perché sono stato con entrambe, e il confronto non regge.»
Quella frase, gettata con troppa disinvoltura, raggiunse le orecchie di Zeus. Offeso dall’insolenza di un mortale che si vantava di aver conosciuto carnalmente una dea, il re degli dèi scagliò contro Anchise una folgore destinata a ucciderlo. Solo l’intervento tempestivo di Afrodite, che lo protesse con la sua cintura incantata, riuscì a salvarlo. Il fulmine esplose ai suoi piedi senza colpirlo, ma lo spavento fu tale che da quel momento Anchise non fu più lo stesso: non riuscì mai più a raddrizzare la schiena.
Afrodite, dopo avergli dato un figlio, il futuro eroe Enea. si allontanò da lui, perdendo ogni interesse per quell’uomo che aveva amato solo per volere del destino… o degli dèi.
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