Demofoonte (o Demofonte, secondo altre versioni) è una figura della mitologia greca, figlio di Metanira e di Celeo, regnanti su Eleusi.
Fu allevato, insieme al fratello Trittolemo, dalla dea Demetra che decise di renderlo immortale per riconoscenza verso i genitori di lui che la stavano accogliendo con dovizia nonostante le sue mentite spoglie di vecchia signora.
Ogni giorno lo cospargeva d’ambrosia ed ogni notte lo poneva sul fuoco per espellere ogni residuo di mortalità. Una notte la regina scoprì i riti e gridò per l’orrore, fu allora che la dea si fece riconoscere e tranquillizzò la donna.
Alla fine Demofoonte non divenne immortale, ma Demetra, per riconoscenza, garantì onore eterno alla città e rivelò a Trittolemo i misteri della terra e della coltura del frumento.
La vicenda di Demofoonte, ampiamente modificata, venne messa in versi da Pietro Metastasio, il quale fornì il libretto per l’omonima opera seria di Nicolò Jommelli; la prima intonazione dell’opera venne composta da Jommelli a Parma nel 1743, la quarta per il Teatro San Carlo di Napoli nel 1770.
Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
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