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O pettirosso, canta,
che è nel canto il segreto dell’eternità!
Avrei voluto essere come sei tu,
libero da prigioni e catene..
Avrei voluto essere come sei tu…
anima che si libra sulle valli
libando la luce come vino da ineffabili coppe.
Avrei voluto essere come sei tu,
innocente, pago e felice,
ignaro del futuro e immemore del passato…
Avrei voluto essere come sei tu,
per la tua bellezza, la tua leggiadria
e la tua eleganza,
con le ali asperse della rugiada
che regala il vento
Avrei voluto essere come sei tu,
un pensiero che fluttua sopra la terra
ed effondere i miei canti
tra la foresta e il cielo…
O pettirosso, canta,
dissipa l’ansia ch’io sento!
Io odo la voce che è dentro la tua voce
e sussurra al mio orecchio segreto.

Khalil Gibran.

Testo della poesia tratto da:  versiimmortali.blogspot.com

Khalil Gibran (Jubrān Khalīl Jubrān, 1883 – 1931) è stato un poeta, pittore e filosofo libanese.
Libanese di religione cristiano-maronita emigrò negli Stati Uniti; le sue opere si diffusero ben oltre il suo paese d’origine: fu tra i fondatori, insieme a Mikha’il Nu’ayma (Mikhail Naimy), dell’Associazione della Penna (al-Rābiṭah al-Qalamiyyah), punto d’incontro dei letterati arabi emigrati in America.
La sua poesia venne tradotta in oltre 20 lingue e divenne un mito per i giovani che considerarono le sue opere come breviari mistici.
Gibran ha cercato di unire nelle sue opere la civiltà occidentale e quella orientale. Fra le opere più note: Il Profeta (scritto in inglese) e Massime spirituali.

Stralcio tratto da Wikipedia e rilasciato con licenza CC BY-SA 3.0

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