Il nome Melanippe significa Cavalla Nera, e deriva probabilmente da un più antico mito di una ierogamia fra Poseidone ed un’amante in forma di cavalla.
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Walter Crane – I cavalli di Nettuno (Poseidone), 1910 – Bibliothèque des Arts décoratif, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio
Il vero padre di Melanippe era Eolo, figlio di Elleno; il nome Desmonte è una contaminazione o un fraintendimento di Igino.
Del mito di Melanippe esistevano due diverse versioni:
- la prima è quella raccontata da Igino (Fab. 186), che dipende dalle tragedie perdute di Euripide.
Figlia di Desmonte, Melanippe (o Arne) viene sedotta da Poseidone e genera due gemelli, Beoto ed Eolo.
Desmonte la fa accecare ed imprigionare mentre i neonati vengono esposti. Salvati dai pastori vengono affidati a Teano, moglie del re Metaponto che li fa passare per figli suoi.
Successivamente Teano partorisce due gemelli e gelosa dei figli di Melanippe tenta di eliminarli. Negli scontri che seguono Beoto ed Eolo uccidono i figli di Teano che, a sua volta, si suicida.
Poseidone svela ai giovani la verità, questi uccidono Desmonte e liberano Melanippe alla quale Posidone rende la vista.
Infine Metaponto, edotto dai ragazzi sugli intrighi di Teano, sposa Melanippe adottandone i figli.
Eolo, il custode dei venti (elaborazione digitale di una vecchia rappresentazione in marmo) – Wikipedia, pubblico dominio
- L’altra versione è trasmessa da Diodoro Siculo (4,67): scacciata dal padre (che in questo caso è Eolo), la ragazza ripara a Metaponto, dove nascono i due figli che diverranno capostipiti dei gruppi etnici locali.
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