Nato a Parigi il 19 luglio 1834, il suo vero nome è Hilaire Germain-Edgard De Gas.

Sensibile e dotato di un carattere sognatore ma allo stesso tempo risoluto, è attratto fin da subito dagli studi umanistici, attrazione che il padre contribuisce a coltivare con personali “lezioni” di lettere e di arte.
Circa il suo carattere, lo stesso Degas si descriverà così:
Ero o sembravo duro come tutti, per una specie di impulso alla brutalità che mi veniva dal mio dubitare e dal mio cattivo umore. Mi sentivo così fatto male, così sprovveduto, così fiacco, mentre mi pareva che i miei calcoli d’arte fossero così giusti. Tenevo il broncio a tutti e anche a me stesso“.

Il Degas maturo era un solitario, anche se a volte lui stesso se ne crucciava. Viveva spesso rinchiuso nel suo studio, totalmente preso dal suo lavoro e dai suoi esperimenti con le più disparate tecniche pittoriche.

Edgar Degas – Autoritratto, 1854/1855 – Museo d’Orsay, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Nel 1854 inizia a seguire le lezioni di Louis Lamothe, artista apprezzato all’epoca, ma oggi pressoché dimenticato. Lamothe, già allievo di Ingres, riesce a trasmettere a Degas l’importanza che Ingres attribuiva al disegno. Nel 1855 Edgar Degas incontra addirittura il maestro, all’epoca settantacinquenne, da cui riceve questo consiglio:
Disegni linee, giovanotto, tante linee, non importa se vengono dalla memoria o dalla natura“.

Non poteva mancare un viaggio in Italia, sede di grandi capolavori e di elevazione artistica. Negli anni tra il 1856 e il 1860, in compagnia di un altro grande e visionario pittore, Gustave Moreau, Degas visita Napoli, Roma, Firenze, Pisa e Siena.

Se l’Italia è indubbiamente fonte di profonde riflessioni artistiche, di approfondimento e di influenza sulla sensibilità pittorica, Degas è anche alla ricerca di elementi “altri” che non rientrino nell’ormai (stanca?) tradizione occidentale. Si interessa dunque (un po’ sulla scia della moda del tempo), alle giapponeserie e in particolare al prodotto più tipico di quella scuola figurativa: le stampe. Queste nuove e originali prospettive dell’illustrazione orientale gli infondono la convinzione che si possa utilizzare il linguaggio figurativo in maniera diversa, in modo meno convenzionale e slegato dalla tradizione occidentale e poi fatalmente “accademica” della prospettiva e del “giusto” modo di disporre oggetti e figure.
I suoi quadri assumono quindi inquadrature fotografiche. Tipici in questo senso, rimangono i dipinti “Orchestra all’Opera” (del 1869) e “Luci della ribalta” (1876-77).

In quegli stessi anni Degas conosce Edouard Manet, il geniale sovvertitore delle buone “usanze” visive della borghesia che, dopo averlo incoraggiato a coltivare il suo interesse per la realtà contemporanea, lo introduce in quel gruppo di giovani artisti che più tardi sarebbero diventati famosi come Impressionisti.

La lezione di danza“, terminata nel 1875, è il primo dipinto di grandi dimensioni dedicato alle ballerine. La sua pittura è fatta di interni, di luci artificiali, di studi sul movimento.
Una dichiarazione dello stesso pittore ci tramanda queste parole:
La pittura è innanzitutto un prodotto dell’immaginazione, non deve mai essere una copia. L’aria che si vede nei quadri non è respirabile“.

Nel 1883 la morte dell’amico Manet lo colpisce profondamente, tanto che si ritira e si isola dal mondo. Il progressivo indebolimento della vista provoca un arresto sostanziale della sua produzione. Edgard Degas muore nella città natale, ormai completamente cieco, all’età di ottantatre anni, il 27 settembre 1917.

Stralcio testo tratto dalla pagina biografieonline.it e rilasciato con licenza CC BY-NC-ND 2.5 IT

 

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Edgar Degas – La famiglia Bellelli, 1858/1867 – Museo d’Orsay, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Donna che stira –
National Gallery of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Il mercato del cotone a New Orleans, 1873 – Musée des Beaux-Arts de Pau – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – L’orchestra dell’Opera, 1868 circa – Museo d’Orsay, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Due ballerine, ca. 1879  / 1862 – Shelburne Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – La lezione di ballo –
Metropolitan Museum of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – La classe di ballo, 1874 –
Museo d’Orsay – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Lezione di danza, 1870 c. – Metropolitan Museum of Art – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Ballettprobe, 1873 –
Fogg Art Museum, Cambridge – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Giovani spartane, 1860/1862 – National Gallery, Londra – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Davanti allo specchio, 1889 – Hamburger Kunsthalle – Wikipedia, pubblico dominio

Edgar Degas – Sala da biliardo a Ménil-Hubert, 1892 – Museo d’Orsay – Wikipedia, pubblico dominio