William Blake, poeta, pittore, artista incisore di grandissimo talento, è l’ideatore di una tecnica innovativa per la realizzazione di opere di sorprendente forza di immaginazione, per le quali è ricordata la sua grande capacità di trasferire nel mondo reale le sue visioni spirituali.

William Blake nasce il 28 novembre 1757 a Londra, nel quartiere di Soho. Il giovane Blake mostra un precoce talento per l’arte che il padre non esita ad incoraggiare.
All’età di dieci anni William inizia a frequentare la scuola di disegno di Henry Pars nello Strand. Terminati gli studi inizia un apprendistato come incisore, facendo la prima esperienza nello studio di uno degli artisti più noti nel suo campo, William Ryland. Il rapporto di William Blake con il maestro è però conflittuale e nel 1783 entra in un altro studio, quello di James Basire, un altro incisore meno conosciuto.

Nel 1780 un suo acquarello viene esposto al pubblico nelle sale della Royal Academy; sempre in quell’anno inizia a ricevere le prime commissioni come incisore.

Il 18 agosto 1782, nonostante il parere contrario del padre, William Blake sposa Catherine Boucher, figlia ventenne di un fioraio ambulante. Grazie all’aiuto del marito Catherina impara a scrivere e leggere; non avranno figli ma vivranno un’unione molte felice. Successivamente Catherine aiuterà il marito nelle varie fasi del suo lavoro come editore.

Nel 1783 Blake pubblica il suo primo libro illustrato “Schizzi poetici“.
L’obiettivo di Blake era quello di combinare testi poetici ed illustrazioni sulla medesima lastra, elaborando un nuovo metodo di stampa che rendesse possibile l’operazione.
Blake battezza questa tecnica “stampa miniata” ed il primo esempio è costituito dalla raccolta peotica “Canti dell’innocenza” terminata nel 1789. Nel 1794 pubblica i “Canti dell’esperienza“.
Fra queste due raccolte poetiche si colloca il più importante fra i lavori in prosa di William Blake, “Il matrimonio del Cielo e dell’Inferno“, pubblicato nel 1793 come libro miniato, una complessa opera filosofica in cui esprime la rivolta contro i valori consolidati della sua epoca.
Purtroppo le opere non ottengono il successo sperato e l’artista fatica a guadagnarsi da vivere come incisore.

Conosce improvvisa fortuna quando nel 1795 l’amico Flaxman lo presenta a Thomas Butts, funzionario pubblico, che a partire dal 1799 e per i vent’anni successivi sarà suo mecenate: Butts versa a Blake un regolare stipendio e riempie la casa delle sue opere.

Nel 1809 Blake alleste una mostra nella casa natale che purtroppo si rivela un disastro.

All’età di cinquant’anni Blake si sente un fallito agli occhi del mondo. Gli anni che seguono sono tra i più tormentati della sua esistenza, con frequenti difficoltà economiche superate solo grazie all’appoggio del devoto Butts.
L’ultimo grande libro miniato di William Blake è “Gerusalemme“, realizzato tra il 1804 ed il 1820.

Negli ultimi anni Blake soffre di quelli che egli chiama “tremori improvvisi“; si ammala di itterizia. La morte sopraggiunge il 12 agosto 1827, all’età di sessantanove anni.

Stralcio testo tratto dalla pagina biografieonline.it e rilasciato con licenza CC BY-NC-ND 2.5 IT


(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

William Blake – Ecate o le tre Parche, 1795, Londra – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Capaneo – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake: Elohim crea Adamo – Wikipedia, pubblico dominio

The Ancient of Days (1794) Acquaforte ad acquerello di William Blake – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Abele – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Har ed Heva fanno il bagno, Mnetha sta a guardare – Fitzwilliam Museum – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Il grande drago rosso e la donna vestita di sole – National Gallery of Art, Washington – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – La prova di Giobbe: Satana riversa le piaghe su Giobbe – Tate Britain – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Cristo nel sepolcro, custodito dagli angeli – Victoria and Albert Museum – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Enoch Lithograph 1807 che illustra Genesi 5:24 ‘Enoch camminava con Dio; quindi non lo era più, perché Dio lo prese Lontano’. – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Nabucodonosor –
Tate Britain – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Inferno, Canto XXXIII, 13-93, Conte Ugolino e figli in carcere – Fitzwilliam Museum – Wikipedia, pubblico dominio

L’anima fuoriesce dal corpo, incisione del 1808 di Luigi Schiavonetti, su disegno di William Blake. – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Naomi supplica Ruth e Orpah di tornare nella terra di Moab, 1795 – Wikipedia, pubblico dominio

William Blake – Purgatorio, Canto XXX, 60-146, Beatrice parla con Dante- National Gallery – Wikipedia, pubblico dominio