Quando parliamo di popoli slavi dobbiamo considerare che si tratta di diversi gruppi etnici collocati tra l’Europa orientale, l’Europa centrale, i Balcani e l’Asia settentrionale e hanno condiviso molte connotazioni culturali, tra cui quelle religiose, visibili ancora oggi tra i Cechi, gli Slovacchi, i Russi, gli Ucraini, i Croati, e altri.

Ivan Jakovlevič Bilibin – Un’illustrazione Domovoi, uno spirito della casa nella mitologia slava – Wikipedia, pubblico dominio

Il corpus di testimonianze della mitologia slava ci arriva in modo frammentato e povero di alcuni elementi. Le storie e i miti che si narravano dal neolitico erano tramandati oralmente e per questo molti di essi sono andati perduti durante il processo di cristianizzazione ed eliminazione culturale. Buona parte di ciò che sappiamo adesso è frutto del lavoro di cronaca dei cristiani stessi.
Tra i diversi popoli, la mitologia slava ha acquisito connotazioni differenti per ragioni geografiche, linguistiche e culturali. Esistono però delle caratteristiche portanti comuni a tutti:

  • Erano molto importanti i riti funebri e attorno al culto della morte vi erano tantissime leggende e credenze. Si credeva che fosse necessario avere un buon rapporto col mondo dei morti.
  • La natura era considerata fondamentale. Secondo la mitologia slava, grazie a essa, alla sua onnipotenza e benevolenza, gli slavi potevano vivere e sopravvivere. Esistevano quindi molti personaggi che impersonificavano le forze e gli elementi naturali.
  • Alla base di tutta l’esistenza naturale vi è il rapporto conflittuale tra la Luce e le Tenebre. Nessuna di queste poteva vivere senza l’altra. Per questo motivo l’universo viveva e necessitava della complementarietà tra luce e buio in ogni forma ed essenza.

Tra le principali divinità e figure della mitologia slava ricordiamo:

  • Rod, creatore dell’universo e di tutte le divinitá;
  • Svarog, dio del Sole, del fuoco e del cielo;
  • Leši (o Lesun), spirito protettore del bosco;
  • Vodjanoj, padrone delle acque.

    Ivan Jakovlevič Bilibin – Un’illustrazione di Vodyanoy, uno spirito acquatico – Wikipedia, pubblico dominio

    Figura antropomorfa di un uomo con connotati di un anfibio, egli era il responsabile di tutti i fenomeni naturali acquatici (alluvioni, temporali, esondazioni);

  • Bannik, lo spirito della Banja (la tradizionale sauna russa presente in ogni casa).

    Andrey Shishkin – Bannik – Wikipedia – User: Andrey Shishkin – Author’s website, № 422 Банник, immagine rilasciata con licenza CC BY 3.0

    Figura dispettosa che usava infastidire donne e uomini durante il rito purificatorio della sauna;

  • Domovoj, creatura protettrice della casa e della famiglia:
  • Kikimora, creatura che infastidiva il nucleo familiare;
  • Baba Jaga, é una delle figure della mitologia slava più conosciuta e frequente, anche nelle fiabe e nei racconti.

    Ivan Jakovlevič Bilibin – Baba Yaga, da Vasilisa la Bella – Wikipedia, pubblico dominio

    Anziana strega maligna che viveva nella izba, una tipica dimora rurale russa, che poggiava su delle zampe di gallina e che era circondata da una staccionata di ossa umane.

Tra le storie di folklore e mitologia slava più famose ci sono sicuramente quelle dedicate a “L’Uccello di fuoco”, da cui è tratto uno dei balletti russi più conosciuti.

Léon Bakst – Disegno per i costumi di una ballerina nel balletto “L’uccello di fuoco” – Wikipedia, pubblico dominio

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Stralcio testo tratto da un articolo di  pubblicato nella pagina di eroicafenice.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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