Figlio di un tintore da cui il nome con il quale è generalmente conosciuto, Tintoretto fu, diciassettenne, allievo di Tiziano, che abbandonò ben presto per diversità di carattere, anche se gli fu sempre legato per quanto riguarda il sentimento del colore, anche se plasticamente non rimase insensibile agli insegnamenti dell’arte di Michelangelo.

Jacopo Tintoretto – Autoritratto da giovane – Wikipedia, pubblico dominio
Le sue opere più importanti sono, a partire dal 1544, le grandi tele per la scuola di S. Marco, per la Trinità, ma soprattutto per la scuola di S. Rocco, alla cui decorazione si dedicò per 23 anni dipingendo scene del Vecchio e del Nuovo Testamento (tra queste è da ricordare, per la profonda drammaticità, una Crocifissione). Numerosi i suoi ritratti, la Donna in lutto di Dresda, il Sansovino degli Uffizi, il Vecchio di Brescia, il Soranzo dell’accademia di Venezia, il Giovane dei civici musei di Milano, accanto ai quali sono da citare anche le grandi composizioni del palazzo ducale, le allegorie dell’anticollegio del 1578, le sale del Collegio e dello Scrutinio, i soffitti delle sale del Senato (con il Trionfo di Venezia) e del Gran Consiglio, e infine, a partire dal 1588, l’immensa tela, la più grande che mai sia stata dipinta, del Paradiso per la sala del Gran Consiglio. Altre sue opere da ricordare sono la Susanna al bagno (1561) del museo di Vienna, la Danae (1555-60) del museo di Lione, le tele per la chiesa della Madonna dell’Orto e infine, le ultime sue fatiche, nello stesso anno della morte, i dipinti per S. Giorgio Maggiore, la Sepoltura di Cristo, l’Ultima Cena e la Manna.
Furono artisti anche i suoi tre figli. Di Marco (m. nel 1637) e di Marietta detta la Tintoretta (1550-1590), per mancanza di opere sicure, non è possibile stabilire la vera personalità artistica. Numerose invece le opere di Domenico (Venezia, 1562 – 1635), aiuto del padre in diverse composizioni, ma specialmente nel Paradiso di palazzo ducale, e fu incaricato, per testamento, di portare a termine le opere lasciate incompiute.
Stralcio testo tratto dalla pagina: digilander.libero.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
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