È il 1885 e si avvicina la Pasqua alla corte imperiale russa, dove la zarina Maria Fëdorovna (nata come Dagmar di Danimarca) sente molto la nostalgia di casa.
Lo Zar Alessandro III suo marito, resosi conto della tristezza della moglie, decide di tirarle su il morale regalandole un preziosissimo gioiello. Per farlo si rivolge a Peter Carl Fabergé recentemente nominato gioielliere della corona imperiale; così, Fabergé realizza un uovo bianco in smalto opaco che (seguendo il meccanismo delle matrioske) contiene un tuorlo d’uovo il quale contiene a sua volta una gallina che nasconde una piccola copia della corona imperiale, adornata da un rubino d’oro a forma di uovo.
Ad oggi, la corona e il rubino sono purtroppo andati perduti. L’uovo riscontra un tale successo che diventa una sorta di tradizione.
Ogni anno per Pasqua viene commissionato un uovo, anche dal figlio di Alessandro e Maria, ovvero Nicola II, ultimo zar di Russia ucciso assieme alla sua famiglia nella strage di Ekaterinburg.

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Memoria dell’uovo di Azov, 1891 – Wikipedia – User: Stan Shebs, immagine rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

Uovo rinascimentale, 1894 – Wikipedia – User: Михаил Овчинников, immagine rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Uovo di bocciolo di rosa, 1895 – Wikipedia – User: Михаил Овчинников, immagine rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Uovo con dodici monogrammi, 1896 – Wikipedia – User: ctj71081, immagine rilasciata con licenza CC BY-SA 2.0

Uovo dell’incoronazione imperiale, 1897 – Wikipedia – User: Miguel Hermoso Cuesta, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

Uovo dei mughetti, 1898 – Wikipedia – User: Ninara, opera rilasciata con licenza CC BY 2.0

Uovo Palazzo Gachina, 1901- Wikipedia, pubblico dominio

Uovo di Pietro il Grande, 1903 – User:  SotakeitWikipedia, pubblico dominio

L’uovo del Cremlino di Mosca, 1906 – Wikipedia – User: Stan Shebs, immagine rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

Chi è Peter Carl Fabergé l’abilissimo gioielliere di corte?

Peter Carl nasce a San Pietroburgo nel 1846, figlio di un gioielliere originario della Francia di famiglia ugonotta, ovvero protestante. L’arte della gioielleria fluiva nelle vene del giovane Carl che continua a formarsi in Europa per poi stabilirsi nella boutique del padre che rileva alla morte di quest’ultimo nel 1882. Durante una mostra i gioielli di Fabergé vengono notati dallo Zar Alessandro III in persona, il quale decide di onorarlo con il titolo di Gioielliere per nomina speciale della Corona Imperiale. Dopo il primo uovo, Fabergé continua a realizzarne fino alla Rivoluzione del 1917, quando la famiglia imperiale viene uccisa dai rivoluzionari bolscevichi. Fabergé realizza un uovo più bello dell’altro, ognuno di essi è sempre più bello ed opulento, nonché di finissima realizzazione. Il numero esatto delle uova realizzate varia a seconda delle fonti, dovrebbero essere in tutto circa una sessantina, ognuno realizzata con preziosissime gemme, rubini e pietre varie e, ovviamente, ognuna contenente una sorpresa legata alla simbologia imperiale russa.  Con lo scoppio della Rivoluzione, la società di Fabergé viene nazionalizzata e Carl Peter si trova costretto a scappare in Europa, prima in Germania e poi in Svizzera. Si dice che fino alla morte, avvenuta in Svizzera il 24 settembre 1924, non accettò mai di buon grado la Rivoluzione russa.

Stralcio testo tratto da un articolo di   pubblicato nella pagina di vanillamagazine.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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