L’apostolo ed evangelista San Giovanni, era figlio di una certa Salome e di Zebedeo, pescatore del lago Di Galilea. Aveva per fratello San Giacomo Maggiore e con lui esercitava il mestiere del padre.
Tutto fa credere che la sua famiglia avesse una certa agiatezza, poiché il padre Zebedeo aveva al suo servizio alcuni garzoni, e la madre Salome era una di quelle pie donne che seguivano Gesù nei suoi viaggi e lo aiutavano con le loro sostanze provvedendolo di quanto gli abbisognava.

Domenico Corvi – San Giovanni evangelista – Museo del Colle del Duomo (Viterbo) – Wikipedia – Foto: Sailko, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0
Discepolo del Battista, quando senti il suo maestro chiamare Gesù “agnello di Dio”, volle andare dietro di lui per sapere dove abitava.
Mentre un giorno con il fratello Giacomo stava rassettando le reti su di una barca, Gesù li chiamò entrambi all’Apostolato: ed essi lasciato il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni, lo seguirono. Da questo momento Giovanni non abbandonò più il suo nuovo Maestro, ma gli fu compagno durante il suo pubblico ministero nella Galilea, nella Giudea, fino alla sua crocifissione sul Calvario.

Jacopo Bassano – Dipinto dell’Ultima Cena, circa 1550-1560. Giovanni è il giovane adagiato sul petto di Gesù. – Galleria Borghese, Roma – Wikipedia, pubblico dominio
Egli divenne uno dei discepoli prediletti e Gesù lo volle testimone della risurrezione della figlia di Giairo, della sua trasfigurazione e della sua agonia nell’orto di Getsemani, lo incaricò assieme a Pietro della preparazione della cena pasquale, gli permise di deporre il capo sul suo petto e a lui, prima di morire, lasciò in eredità sua madre Maria Santissima.

Pietro Perugino – Giovanni e Maria presenti alla crocifissione di Gesù –
National Gallery of Art, Washington – Wikipedia, pubblico dominio
Pieno di amore e di zelo per Gesù meritò di essere chiamato figlio del tuono. Dopo l’Ascensione di Gesù, egli rimase per qualche tempo a Gerusalemme e con San Pietro ebbe le prime parti nella Chiesa Gerosolimitana.

Jean Bourdichon – San Giovanni Evangelista, miniatura tratta da le “Grandes Heures d’Anne de Bretagne”, regina consorte di Francia (1477-1514) – Biblioteca Nazionale di Francia, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio
Fu presente al miracolo operato dal Principe degli Apostoli sullo storpio, che stava seduto alla porta del tempio, e con lo stesso Pietro fu imprigionato e molto ebbe a soffrire da parte dei Giudei.
Più tardi andò con San Pietro nella Samaria per condurre a termine l’opera di evangelizzazione cominciata dal Diacono Filippo e impartire ai nuovi convertiti lo Spirito Santo. Nel secondo viaggio fatto da Paolo a Gerusalemme, egli si trovava in questa città. Negli ultimi anni di sua vita, per motivo della fede cristiana, fu esiliato.
San Giovanni nell’isola di Patmos, dove ebbe le visioni dell’Apocalisse. Liberato dall’esilio, esercitò una supremazia sulle Chiese dell’Asia Minore.
Verso il fine della sua vita San Giovanni fu mandato a Roma, e qui, per testimonianza di Tertulliano fu immerso nell’olio bollente, ma non ebbe nulla a soffrire. In seguito fu mandato in esilio nell’isola di Patmos presso Efeso, e qui scrisse l’Apocalisse.
Liberato dall’esilio, tornò a Efeso, dove morì nei primi anni dell’impero di Traiano.
Stralcio testo tratto dalla pagina: digilander.libero.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…