In tema di dottrina mariana, Bernardo è l’autore che ha letteralmente dominato tutto il secolo e influito decisamente anche su quelli futuri.
Anche se i suoi scritti mariani sono relativamente pochi, egli parla della Vergine con uno straordinario impeto carismatico.
Il suo insegnamento e la sua devozione mariana sgorgano dal fondo della sua personalità robusta, ricca di capacità mistiche e contemplative a cui si aggiunge una grandissima e affascinante capacità oratoria, capace di saper comunicare con impeto questa ricchezza interiore.
Ancora oggi la lettura dei sermoni mariani affascina e meraviglia.
Tra le opere tipicamente mariane abbiamo i sermoni:
- In adventu Domini
- Super missus est
- In e B :M :V :
- Sermo infra Octavam Assunptionis B:M:V:
- Sermo in Nativitate BM:V: De aqueductu
- Sermo de Mariae purificatione et Christi circoncisione
- Epistola 174 ai canonici di Lione contro la festa della Concezione
La grandezza e la dignità di Maria affondano le loro radici nel mistero dell’Incarnazione, in cui il Figlio di Dio diventa figlio di una creatura. Incarnazione e maternità divina, sono due verità che stanno alla base di tutto il pensiero mariano di S. Bernardo.
In Maria, egli contempla soprattutto la responsabilità della risposta data all’angelo, le virtù e la disposizione interiore, soffermandosi soprattutto sull’umiltà e la verginità che considera i due cardini intorno ai quali ruota l’intera sua esistenza.
Maria è vista da Bernardo come la mediatrice dell’intera creazione, perché in lei si sono incontrati Dio e l’umanità.
L’adozione divina a cui il cristiano è chiamato passa attraverso il mistero dell’incarnazione dove è presente ed operante Maria. Questo suo ruolo continua nella sua mediazione, grazie alla quale ella attinge la grazia alla sorgente e la distribuisce agli esseri umani.
Maria è paragonata da Bernardo come ad un acquedotto che ha raggiunto le sorgenti eccelse della grazia divina e convogliarla verso i credenti sulla terra mediante la potenza del suo desiderio, del suo fervore e della sia pietà.
Nell’esercizio di questa funzione Maria è spinta dalla sua immensa carità che, in quanto santità, la unisce profondamente a Dio e in quanto misericordia, la unisce intimamente agli uomini. Ella nutre perciò una grande compassione e sentimenti profondi di bontà verso gli uomini.
Pur non parlando di maternità spirituale, Bernardo attribuisce a Maria un cuore e sensibilità materne nei nostri confronti. Questa mediazione di Maria, non è di necessità assoluta, quasi fosse impossibile rivolgersi direttamente a Cristo.
Pur ponendola tra Cristo e gli uomini come mediatrice, Bernardo sollecita i cristiani a rivolgersi direttamente a lui, loro unico Salvatore. La mediazione di Maria stimola al ricorso alla misericordia divina, alla preghiera, alla santità, non impedisce anzi facilità l’incontro con Cristo.
Data questa missione di Maria e la sua potenza mediatrice, i cristiani non solo possono, ma devono ricorrere a Lei, che non ha mai rifiutato di accogliere la preghiera di alcuno.
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Stralcio testo tratto dalla pagina: rocciadibelpasso.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
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vedi anche:
- 20 agosto: San Bernardo di Chiaravalle, dottore della Chiesa
- L’umiltà di Maria (da “LE GLORIE DI MARIA” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)
- Quanto ancora più grande deve essere la nostra fiducia in Maria, perché è la nostra madre (da Le Glorie di Maria di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori)