Lavinia Fontana (Bologna, 24 agosto 1552 – Roma, 11 agosto 1614) è stata una pittrice italiana del tardo manierismo.
Lavinia era figlia del pittore manierista Prospero Fontana, nella cui bottega poté attingere, accanto agli insegnamenti del padre, ad una vasta gamma di esperienze pittoriche. Presso il padre poté anche frequentare i Carracci (Ludovico, Agostino e Annibale), poco più giovani, ma che non mancarono di influire su di lei.
Si narra che, ricevuta dal pittore imolese Giovan Paolo Zappi la richiesta di sposarlo, la già attempata (25 anni) Lavinia pose la condizione di poter continuare a dipingere. Zappi accettò la cosa, tanto che rinunciò in pratica a lavorare in proprio e assunse il ruolo d’assistente della moglie.
Lavinia Fontana acquistò ben presto, già a Bologna, fama come ritrattista, distinguendosi soprattutto per l’accuratezza dei particolari, come abbigliamento e acconciature, nelle figure femminili.
Ma, a differenza di altri artisti, Lavinia non fu monocorde e nella sua opera si incontrano spesso anche soggetti mitologici, biblici e sacri.
Ma i successi maggiori le giunsero a Roma dove fu chiamata, pare vincendo una certa sua riluttanza e grazie ai maneggi del marito, dal nuovo papa Gregorio XIII, suo conterraneo, e si trasferì stabilmente nel 1603.
Nell’ultimo periodo della sua vita Lavinia Fontana fu colta da una crisi mistica che nel 1613 la portò a ritirarsi in un monastero, assieme al marito. Morì a Roma nell’agosto dell’anno seguente.
Stralcio testo rilasciato con licenza CC BY-SA 3.0 e tratto dalla pagina: museionline.info sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
–