San Giovanni Battista, ultimo profeta dell’Antico Testamento e precursore di Gesù, è l’unico santo, insieme alla Vergine Maria, di cui la Chiesa celebra non solo il martirio (29 agosto) ma anche la nascita terrena (24 giugno).

Ghirlandaio – La visitazione, affresco Cappella Tornabuoni – Wikipedia, pubblico dominio
Narra il Vangelo di Luca (1, 5‑7) che, al tempo di Erode re di Giudea, vivevano Zaccaria, sacerdote del turno di Abìa, e sua moglie Elisabetta, discendente di Aaronne: entrambi giusti e irreprensibili, ma ormai avanzati negli anni e privi di figli.
Un giorno, mentre Zaccaria officiava nel tempio, gli apparve l’arcangelo Gabriele accanto all’altare dell’incenso (1, 11‑25). L’angelo lo rassicurò: Elisabetta avrebbe generato un figlio da chiamare Giovanni, “pieno di Spirito Santo fin dal seno materno” e destinato a “ricondurre molti figli d’Israele al Signore”.
Poiché Zaccaria dubitò delle sue parole, rimase muto fino al compimento della profezia. Al ritorno a casa, Elisabetta concepì e, compiuto il tempo del parto, diede alla luce il tanto atteso bambino, accolto con gioia da parenti e vicini (1, 57‑58).
![]() Ghirlandaio – Cappella Tornabuoni, Nascita di San Giovanni Battista – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Ghirlandaio – Cappella Tornabuoni, Zaccaria scrive il nome del figlio, 1490 – Wikipedia, pubblico dominio |
Cresciuto, Giovanni visse in regioni deserte fino al suo manifestarsi pubblicamente a Israele (Luca 1, 80). Secondo Marco (1, 6), si vestiva di peli di cammello, cinta da una cintura di pelle, e si nutriva di locuste e miele selvatico, incarnando l’umile stile di vita che predicava.

Tiziano – San Giovanni Battista – Wikipedia, pubblico dominio
Il suo coraggio lo portò a rimproverare apertamente Erode Antipa per il suo matrimonio con Erodìade, moglie del fratello Filippo (Marco 6, 17‑20). La regina, assetata di vendetta, spinse la figlia Salomé a danzare al banchetto di compleanno di Erode, ottenendo in premio, per via del giuramento del re, la testa di Giovanni servita su un vassoio (Marco 6, 21‑29).

Filippo Lippi – Banchetto d’Erode- Wikipedia, pubblico dominio
I suoi discepoli recuperarono il corpo e gli dedicarono la prima pietà funebre, preservando viva la memoria del suo martirio.

Michelangelo Merisi detto il Caravaggio – Decapitazione di Giovanni Battista – Wikipedia, pubblico dominio.
Il culto di San Giovanni Battista si diffuse rapidamente in tutto il cristianesimo, tanto da dargli numerosi patronati simbolici: per la pelle di cammello dell’abito, è protettore di sarti e conciatori; per l’agnello, “Ecce Agnus Dei”, di cardatori di lana; per il banchetto di Erode, di albergatori; per la spada del martirio, di fabbricanti di armi da taglio.

Geertgen tot Sint Jans: Giovanni Battista nel deserto – Wikipedia, pubblico dominio
La tradizione lo vede ispiratore delle note musicali UT‑RE‑MI‑FA‑SOL‑LA, grazie a un inno che Guido d’Arezzo compose in suo onore, rendendolo patrono dei cantori.
È ancora invocato dai trovatelli, battezzati davanti ai battisteri, dalle confraternite che assistevano i condannati a morte e dall’Ordine di Malta.
Nell’arte, Giovanni Battista è riconoscibile dal lungo bastone con croce recante l’iscrizione “Ecce Agnus Dei”, dal mantello rosso del martirio e dall’abito di cammello.
Esistono raffigurazioni di ogni momento della vita: dallo sussulto nel grembo materno all’incontro con l’angelo che annuncia la sua nascita; dal battesimo di Gesù nel Giordano alle scene della decollazione, con la giovane Salomé spesso protagonista per la sua danza fatale.
In ogni epoca, pittori e scultori hanno celebrato con ispirazione la figura di colui che, «voce di uno che grida nel deserto», preparò la strada al Signore.
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