Sacro Cuore di Gesù, di Pompeo Batoni (1767) – Wikipedia, pubblico dominio

I primi impulsi alla devozione del Sacro Cuore di Gesù provengono dalla mistica tedesca del tardo Medio Evo, rappresentata in modo particolare da Matilde di Magdeburgo e S. Gertrude di Hefta (seconda metà del XIII secolo).

Santa Gertrude di Helfta (1256-1302) veste lo stemma del Sacro Cuore di Gesù con la scritta latina “In corde Gertrudis inveniètis me.” (trad. “mi troverai mediante il cuore di Gertrude”) – Wikipedia, pubblico dominio

La devozione al Sacro Cuore in senso moderno ha però inizio con San Francesco di Sales (1567-1622).  Il capolavoro del Santo della Savoia è “Il trattato dell’amor di Dio – Teotimo”, nel quale la storia del mondo appare come “storia d’amore” da scoprire nel cuore di Gesù:

San Francesco di Sales – Wikipedia, pubblico dominio

“Stabilirò la mia dimora nella fornace di amore, nel cuore trafitto per me. Presso questo focolare ardente sentirò rianimarsi nelle mie viscere la fiamma d’amore finora così languente. Ah! Signore, il vostro cuore è la vera Gerusalemme; permettetemi di sceglierlo per sempre come luogo del mio riposo…”.

 

Antonio Ciseri – La Visione del Cuore di Gesù di Margherita Maria Alacoque, (1888). Firenze, Chiesa del Sacro Cuore. – Wikipedia, pubblico dominio

Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), è detta la “messaggera del Sacro Cuore.” Suora dell’ordine della Visitazione – ordine fondato da S. Francesco di Sales e dalla baronessa S. Giovanna di Chantal -, ha sin dal 1673 una serie di apparizioni del Cuore di Gesù: “Il Divino Cuore mi fu presentato come in un trono di fiamme, più sfolgorante di un sole e trasparente come un cristallo, con la piaga adorabile; esso era circondato da una corona di spine e sormontato da una Croce.”

Il Sacro Cuore di Gesù come descritto da S. Margherita Alacoque nella celebre visione del giugno 1675

Nella terza apparizione, Gesù chiede a Margherita di comunicarsi ogni primo venerdì del mese e di prostrarsi faccia a terra per un’ora nella notte tra il giovedì e il venerdì. Da queste parole nascono le due principali manifestazioni della devozione al S. Cuore: la Comunione del 1° venerdì del mese e l’Ora Santa di riparazione ai torti subiti dal Cuore di Gesù.

Nella dodicesima delle Promesse raccolte da Margherita Alacoque dalla voce di Gesù (la “Grande Promessa”) è assicurata la grazia ai fedeli che si accostano il primo venerdì del mese, per 9 mesi consecutivi e con cuore sincero, alla S. Eucarestia: “Io prometto nell’eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell’ora estrema.”

Nella quarta e più importante apparizione, avvenuta l’ottavo giorno dopo la festa del Corpus Domini del 1675 (la stessa data in cui oggi il calendario liturgico celebra la solennità del Sacro Cuore), Gesù dice a suor Margherita “Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini da non risparmiare nulla fino al sacrificio supremo senza limiti e senza riserve, per dimostrare il suo amore. La maggior parte di essi però mi ricambia con l’ingratitudine, che manifestano con irriverenze, sacrilegi e con l’apatia e il disprezzo verso di me in questo sacramento d’amore. Ma ciò che maggiormente mi affligge è il vedermi trattato così anche da cuori a me consacrati.”

In questa visione Gesù chiese alla santa che il primo venerdì dopo l’ottava del Corpus Domini fosse consacrato dalla Chiesa a una speciale festa in onore del Suo Cuore.

La festa, celebrata per la prima volta a Paray-le-Monial, la città della Borgogna in cui sorgeva il monastero di suor Margherita fu estesa a tutta la Chiesa da Pio IX nel 1856.

San Giovanni Bosco (1815-1888) fu particolarmente devoto al Sacro Cuore, e non esitò ad accettare, nonostante la stanchezza dell’età e la salute ormai irrimediabilmente compromessa, la richiesta di papa Leone XIII a edificare a Roma un tempio internazionale dedicato al Sacro Cuore di Gesù.

“Propagate questa devozione, che tutte le racchiude: la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Abbiate sempre dinanzi alla vostra mente il pensiero dell’Amore di Dio nella Santa Eucarestia” [MB.XVI,195].

Eugénie Salanson – Ritratto di Don Bosco – Wikipedia, pubblico dominio

Papa Leone XIII (al secolo Gioacchino Pecci, 1810-1903) dispose con l’enciclica “Annum Sacrum” (1899) che l’Anno Santo del 1900 fosse dedicato al Sacro Cuore. Il 21 luglio 1899 approvò le Litanie e la pratica del 1° venerdì, mentre il 31 dicembre 1899 consacrò l’umanità e il mondo al Sacro Cuore.

 

Santa Maria Faustina Kowalska (1905-1938), suora e mistica polacca, ebbe nella sua breve vita numerose visioni nelle quali il cuore di Gesù le apparve come espressione della misericordia di Dio.

Immagine della Divina Misericordia. Dipinto da Eugeniusz Kazimirowski sotto la guida di Maria Faustina Kawalska nel 1934. – Wikipedia, pubblico dominio

Nel febbraio del 1931 scrisse nel suo diario: «La sera, stando nella mia cella, vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido […] Gesù mi disse: Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto la scritta: Gesù confido in te! Desidero che quest’immagine venga venerata […] nel mondo intero. Prometto che l’anima che venererà quest’immagine non perirà. […] Voglio che l’immagine […] venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua: questa domenica deve essere la festa della Misericordia.»

Dalla visione di suor Faustina prendono origine la preghiera devozionale nota come “Coroncina della Divina Misericordia” e l’Ora della misericordia (”ogni volta che senti l’orologio battere le tre ricordati di immergerti tutta nella Mia Misericordia, adorandola e esaltandola”).

Nel 2000 papa Giovanni Paolo II diede esecuzione alla richiesta che il Signore aveva fatto a suor Faustina, istituendo la festa della Divina Misericordia nella prima domenica dopo Pasqua (Domenica in albis).

Stralcio testo tratto dalla pagina: basilicadelsacrocuore.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Alcune date tratte da Wikipedia

Solennità del Sacro Cuore (di Gesù)
Anno liturgico Data (nel Novus Ordo)
2015 12 giugno
2016 3 giugno
2017 23 giugno
2018 8 giugno
2019 28 giugno
2020 19 giugno
2021 11 giugno
2022 24 giugno
2023 16 giugno
2024 7 giugno
2025 27 giugno
2026 12 giugno
2027 4 giugno
2028 23 giugno
2029 8 giugno
2030 28 giugno

vedi anche: